Meditazione sulla liturgia di
martedì della V settimana di Quaresima
"Molti credettero in lui"(Gv 8,30)
Io non so come le parole che oggi hai pronunciato abbiano avuto l'effetto sperato: credere che tu eri quello he dicevi di essere, il Messia, il Figlio di Dio.
Ci sono cose incomprensibili che ci accadono nella vita e capita che ciò che mai avresti creduto di fare, di credere diventa esigenza insopprimibile del tuo spirito, del tuo essere uomo proiettato nell'oltre di Dio.
Così accadde ai tuoi interlocutori allora, a ridosso del tuo sacrificio, così accadde per me in un momento di grande turbamento, di solitudine estrema, in un momento in cui era stata azzerata qualsiasi relazione con il mondo esterno.
Per incontrarti Signore bisogna trovarsi in un deserto o cercarlo, perché la tua voce solo nel deserto è forte e chiara.
Solo nel deserto impari ad apprezzare ciò che il frastuono del mondo ti impedisce di sentire.
Molti credettero quando tu hai parlato di un innalzamento in cui il Padre non ti avrebbe lasciato solo, perché tu fai sempre la sua volontà.
Mi chiedo a cosa avranno pensato i tuoi interlocutori, se minimamente immaginavano che il tuo trono di gloria sarebbe stato la croce.
Ad.ognuno di noi Signore tu chiedi di fidarsi di te, chiedi di seguirti senza scandalizzarci se il Figlio di Dio subisce una morte così ignominosa.
Tu ci chiedi Signore, oggi che sappiamo come è andata a finire e che sappiamo quali frutti nacquero dal tuo sacrificio, di seguirti fino in fondo senza paura e tentennamenti, lasciando tutto e mettendo te al primo posto, fidandoci di te fino in fondo.
Signore io non so se sono capace con fede e con fermezza di seguirti in questo viaggio così burrascoso, difficile, pauroso, non so se riuscirò ad esserti vicino e rimanere sveglia nel momento del massimo abbandono, non so se sotto la croce riuscirò a rimanere salda con Giovanni e tua madre, lasciandomi lavare purificare rinnovare dal sangue e l'acqua che sgorga dal tuo costato.
Non so Signore se come i tuoi apostoli, piena di Spirito Santo saprò affrontare la persecuzione e la morte con la ferma certezza che tu non abbandoni i tuoi figli mai specie se sono nel bisogno.
Me lo ripeto questa mattina che i bagliori di morte sinistramente si intravedono, se credo in te, se ho fiducia in te, se sono certa che stai combattendo al mio fianco questa estrema battaglia.
Mi chiedo Signore se rimarrò salda fino alla fine nella certezza che tu sei in questo dolore, in questa sofferenza dell'anima , in questi dubbi, paure, tentennamenti.
Mi ripeto che tu sei il mio Signore che mi ha promesso un'alleanza eterna, hai detto che con noi sarai tutti i giorni della vita, che non devo temere anche se dormi, anche se non ti vedo, non ti sento, anche quando rimani muto e lontano.
Questa mattina penso a tutto questo e il mio cuore si dilata per accogliere la Parola di Dio.
Voglio contemplare e adorare Colui che hanno trafitto, lo voglio lodare e benedire perché con la sua croce ha redento il mondo.
Che la mia croce Signore non mi sembri troppo pesante da portare, che la.mia croce serva a salvare qualcuno dei tuoi figli dispersi. Aiutami Signore a dirti "eccomi,"specie quando la situazione che sto vivendo mi fa più paura.
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