lunedì 3 agosto 2020

Era buio



" Salì sul monte in disparte a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo"(Mt 14,23)

Signore quante notti lontana da te, quante tempeste affrontate prescindendo da te!
Quante volte ho sentito le onde del mare innalzarsi paurosamente e minacciosamente per poi fragorosamente abbattersi su questo guscio di noce, la nostra barca Signore!
Questa mattina penso a quando abbiamo deciso di farti salire, entrare nel nostro piccolo spazio dove a fatica entravamo io Gianni, uno spazio che stava stretto a noi e che era impensabile condividere con qualcun altro.
Signore tu lo sai, da quando siamo sposati, una vita a combattere fianco a fianco per difenderci dagli attacchi assassini degli eventi dolorosi che si sono succeduti e sovrapposti.
Lo stare insieme non ci ha dato la felicità, ma ci ha permesso di non naufragare perché abbiamo unito gli sforzi.
Signore tu lo sai che la lontananza del cuore è quella che fa più male, quella che ci uccide, quando non siamo capaci di fare comunione, di solidarizzare, di vivere l'amore trinitario, la bella notizia dell'amore che salva, vincolati dai precetti, dal dover essere che ci giudica e ci condanna.
Quante traversate Signore nel mare in tempesta, quanta paura nel vederti camminare sulle acque senza riconoscerti!
Come potevamo noi riconoscere qualcuno che non avevamo
ancora incontrato?
Come Signore vedere in te il Salvatore, il figlio di Dio che ha scelto di diventare nostro fratello, amico, sposo, tutto?
Conoscerti Signore è stata la prima esigenza che ho sentito, quando in quella chiesa buia, la notte dell'Epifania, intravidi qualcuno che poteva salvarmi.
Eri lì attaccato ad una croce, indifeso, nudo, con i segni di una condanna ingiusta indelebilmente stampati, impressi sul corpo.
Eppure quella sera non ebbi paura, perché troppa era la solitudine, l'angoscia di essere rimasta sola a vagare nel deserto, nel mare infinito della vita.
Ero tanto sola che dicevo, (ne ero convinta ) che, se fosse venuto a casa mia un ladro, lo avrei trattenuto per parlarci un po' e l'avrei fatto sedere perché mi parlasse e mi facesse compagnia.
Avevo preso l'abitudine di vivere con le porte aperte, anche quelle del bagno, perché non volevo precludermi la possibilità che qualcuno venisse e trovasse la porta chiusa.
"Io sto alla porta e busso".
Io ci ho messo la chiave fuori della porta perché entrassi. 
Ma poteva entrare anche un delinquente, ora che ci penso, né sapevo che tu chiedevi il permesso prima di entrare.
Signore l'acqua aveva invaso tutta la barca che stava per affondare quando tu mi hai suggerito di uscire fuori, di spostarmi e di cercare un'altra sedia, un'altra casa, un altro luogo per ascoltare qualcuno che mi parlasse.
Così fu quella mattina e così fu quella sera.
La mattina non riconobbi l'autore delle parole recitate nei salmi delle lodi mattutine, la sera il tuo ministro indirizzò il mio sguardo su un'immagine che suscitò in me il desiderio di conoscerti.
Ci deve essere sempre una motivazione perché due si mettano in comunicazione, si parlino.
Io volevo sapere chi eri, tu volevi da sempre che io mi mettessi in ascolto della tua parola.
Da sempre.
Signore era notte, ma fu quello il momento in cui avvertii un desiderio nuovo di bene.
La vita poteva avere un senso se aveva ancora qualcosa di nuovo da scoprire.
La tua parola è spirito e vita.
Ora è buio, la casa è immersa nel silenzio, si sente solo il respiro pesante di Gianni che dorme accanto a me.
Un buio Signore pieno di te, un buio in cui risplende la tua parola.: "Non temete sono io!” 
Un buio luminoso, un buio pieno di consolazione e di vita.
Come un chicco di grano nel buio della terra marcisce e muore mentre sboccia la vita, così di queste lunghe notti insonni hai fatto lo strumento per parlare al mio cuore.
Come Nicodemo hai parlato a me di una rinascita dall'alto, di una paternità fuori dal tempo, di un amore senza confini, di un'eternità garantita dal tuo nutrimento.
La tua parola Signore mi permette di vivere, di riconoscerti, di amarti e servirti, di annunciarti con entusiasmo, con gioia, con gratitudine.

1 commento:

Gus O. ha detto...

Se anche Gesù, il Figlio dell'uomo, senza peccato deve pregare, noi dovremmo farlo mille volte al giorno.