lunedì 27 maggio 2019

"Il Signore le aprì il cuore"(At 16,14)


Meditazione sulla liturgia di
lunedì della VI settimana di Pasqua
Letture: At 16,11-15; Salmo 149; Gv 15,26-16,4

" Il Signore le aprì il cuore" (At 16,14)

Queste parole sono dette a proposito di una donna che a Filippi, primo distretto della Macedonia, si trovò ad ascoltare la predicazione di Paolo giunto lì guidato dallo Spirito.
La donna era riunita a pregare con altre persone lungo il fiume, ma sicuramente non si aspettava cosa sarebbe successo.
Le incursioni dello Spirito sono improvvise e imprevedibili, ma le  riconosci dal cambiamento che operano nella tua vita.
La donna non è un personaggio inventato perché di lei si dice il nome, la professione, la città di provenienza, la fede.
L'effetto delle parole di Paolo sono sensibili, evidenti. Il Battesimo non è solo per lei, ma anche per la sua famiglia il che significa che questa donna a cui lo Spirito ha aperto il cuore è diventata anche testimone nella sua famiglia.
" Venite ad abitare nella mia casa" . Così Lidia conferma il suo sì al Signore che a tutti dona la sua presenza, se abbiamo aperto il cuore ai bisogni dell'altro.
Mai come ora la penisola Balcanica,( la Macedonia in particolare) è al centro dei riflettori come quella che ha chiuso le frontiere all'ingresso, al passaggio di tanta gente in fuga.
Dobbiamo pregare molto perché ci siano persone come Lidia a cui lo Spirito Santo ha aperto il cuore che è disposta ad accogliere sotto il suo tetto i tanti Gesù che ci chiedono aiuto, che ci fanno sperimentare che c'è più gioia nel dare che nel ricevere.
Ognuno di noi dovrebbe farsi un serio esame di coscienza per verificare se siamo cristiani solo a parole o siamo disposti ad accogliere Cristo nella nostra casa.
" Qualunque cosa avrete fatto ad uno solo di questi piccoli, l'avete fatta a me" dice il Signore.
Ma ciò che sembra impossibile a noi non è impossibile a Dio.
Chiediamogli di aprirci il cuore perché possiamo sperimentare la gioia della sua presenza.






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