Santi
Cirillo e Metodio patroni D'Europa.
"
Io ti ho posto per essere luce delle genti"
I
santi di cui oggi celebriamo la festa sono grandi e per questo
ricordati in quanto si fecero carico della difficoltà intrinseca che
aveva la Parola di Dio e la liturgia ad essere presa in
considerazione dagli slavi che non conoscono nè il latino, nè altra
lingua che non sia la loro.
Cirillo
e Metodio si misero d'impegno a tradurre tutto ciò che era
necessario, Sacra scrittura e Liturgia in lingua slava, così che la
gente potesse più avvicinarsi e comprendere il messaggio racchiuso
in uno scrigno di cui non si ha la chiave.
E'
giusto che siano stati proclamati patroni d'Europa insieme a San
Benedetto e non solo, perchè con il loro impegno favorirono la
nascita del nuovo continente all'insegna di un unico credo.
Purtroppo
si fa ancora tanta fatica, da parte di chi ha in mano il potere, ad
ammettere le radici cristiane dell'Europa.
Ma
io questa mattina mi voglio soffermare sull'importanza di tradurre ,
(dal latino "trans-ducere" portare, condurre oltre) chi non
parla la nostra stessa lingua, e viceversa sì che possa avvenire
l'incontro.
Con
chi?
Con
la verità che ci abita, la verità che solo la luce di Cristo può
rischiarare.
Ci
sono persone che si rapportano con Dio non con la testa ma con il
cuore e di conseguenza ricevono da Lui la capacità di tradurre ed
essere tradotti senza sforzo che non sia l'affidamento totale a LUI,
che per farsi capire annullò se stesso fino a morire per noi.
Leggendo
il Vangelo di oggi in cui Gesù manda altri 72 a preparargli le
strade, mi viene in mente una conversazione che di recente ho fatto
con una persona a cui sono molto affezionata, sul dovere e il piacere
di andare a Messa.
Mi
ha chiesto se ci dovevo andare per forza, perchè lei si annoia per
la ripetizione di formule e di gesti incomprensibili, come anche di
parole e di omelie alle quali non si sente interessata.
Le
ho risposto che anch'io la pensavo come lei e che, quando suo padre
cominciò ad andare a messa, io lo giustificai dicendomi che da lì
si vedeva che aveva un tumore al cervello.
Così
è stato per la messa, che se non hai un traduttore, un libretto
d'istruzioni, una recensione, come accade quando vogliamo vedere e
capire un opera d'arte.
C'è
quindi bisogno di traduttori, perciò Gesù chiama altri 72 e
continua a chiamarci uno per uno.
Non
dobbiamo andare lontano, ma assicurarci che chi ci sta più vicino
sia in grado di decodificare i messaggi che noi gli mandiamo,
partendo però non da loro ma da noi che per primi ci dobbiamo
mettere in ascolto e diventare l'altro per capire quale lingua gli
hanno insegnato, che latte ha preso, come è stato amato.
Conoscere
la lingua dei nostri interlocutori è essenziale per farci capire e
per mediare la Parola di Dio nei loro cuori.
Oggi
Signore ti voglio pregare per tutti quelli che si sforzano di
annunciare il tuo regno e trovano tante difficoltà che solo tu puoi
aiutare a superare.
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