"Sceglietevi
oggi chi servire" (Gs 24,15)
"Anche
voi volete andarvene?"(Gv 6,67)
Gesù
chiede ai suoi discepoli, come anche Giosuè al popolo di scegliere.
Molti se ne andarono e, anche tra chi rimase, ci fu chi poi lo tradì.
Pietro
di fronte alla domanda: "Ve ne volete andare anche voi?"
risponde: "Signore dove andremo? Tu solo hai parole di vita
eterna".
Pietro
non aveva capito tutto di Gesù, né gli altri discepoli che davanti
alla croce fuggirono e si nascosero.
Però
Pietro come gli altri aveva sperimentato che Gesù è l'unica
alternativa valida per non morire.
Oggi
penso che Gesù rivolga anche a me questa domanda.
Le
esigenze della fede si fanno sempre più intransigenti, dure,
incomprensibili a volte, ma io penso a quando stavo alla base di
questa montagna, quando credevo che il punto dove ero arrivata era il
più alto che potesse essere raggiunto.
Penso
a questa scalata che dura da diciotto anni, in compagnia della Parola, al
percorso accidentato, agli ostacoli, agli smarrimenti, alle
improvvise schiarite, ai luoghi nascosti improvvisamente illuminati
dal sole dove ho visto spuntare i fiori più belli.
Penso
alla consolazione, alla gioia di tante piccole soste nel cammino in
cui Dio mi ha dato da mangiare e da bere, mi ha curato, mi ha preso
in braccio.
Sono
molto affaticata, perché la montagna è alta e ripidi e stretti i
suoi sentieri, ma penso che non solo chi ha le gambe può godere del
meraviglioso panorama che la natura ci offre.
Le
cime di Lavaredo si possono gustare e vedere solo se percorri lo
stretto e lungo sentiero che costeggia i tre giganti dell'aria, ma
anche chi è preso per mano dal Figlio, è sollevato alla sua
altezza, ha chi lo porta sopra le spalle e, come un bambino, vede più in
alto del genitore, perché sta più in alto della sua testa.
Signore
ti ringrazio di ciò che mi doni attraverso gli infiniti canali della
tua grazia
Elisabetta,
mentre faceva la passeggiata in alta quota, davanti alle cime di
Lavaredo, pensava a me che non posso camminare.
Probabilmente
ne aveva più bisogno più di me, vista la vita frenetica che spesso
impedisce di mettersi in contatto con te, attraverso le grandiose
opere d'arte della tua creazione.
Io
ho tanto tempo a disposizione per esplorare l'universo che hai messo
nelle mie mani, un universo d'amore, di pace, di gioia, di perdono.
Ora
sono qui su questa montagna e mi smarrisco, ma non posso tornare
indietro, perché so cosa mi sono lasciata alle spalle e so che in te
ho trovato un alleato potente.
No Signore, anche se a volte il tuo linguaggio è duro, anche se non lo
capisco subito, non me ne voglio andare.
Voglio rimanere con te.
Sempre.
Solo
tu hai parole di vita eterna.
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