martedì 9 febbraio 2021

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me" (Mc7,6)




 "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me" (Mc7,6)

Viviamo di illusioni, cerchiamo in tutti i modi di ingannare noi stessi e gli altri mostrandoci migliori di quello che siamo.
Le letture di oggi mi hanno fatto pensare alla meraviglia dell'inizio, al progetto di Dio sull'uomo che ha creato per amore e chiamato all'amore.
Siamo nati nudi e questo non era, per Chi ci ha creato, un problema perchè non ci sono parti del nostro corpo disdicevoli, brutte, peccaminose.
E' l'uso che se ne fa che rende bello o brutto il nostro corpo, da coprire o da lasciare libero da ogni costrizione.
Adamo ed Eva andarono a nascondersi e si coprirono perchè la malizia, dopo il peccato, era entrata nel loro cuore, la stessa malizia che attribuirono a Dio a cui niente sfugge e che sa come siamo fatti perchè è Lui che ci ha creati e siamo suoi.
Come farebbe una madre a pulire il suo piccolo se non spogliandolo?
E così accade con Dio nostro Padre che non vuole che viviamo nelllo sterco del nostro peccato ed è sempre pronto a lavarci, assolverci, liberarci da tutto ciò che ci fa star male.
Carnevale non a caso è il giorno in cui, se vuoi, puoi fare festa purchè indossi una maschera.
Quando eravamo bambini eravamo tutti eccitati da questo giorno in cui ci sentivamo a nostro agio anche solo indossando una mascherina, se non avevamo soldi e opportunità per coprire tutto il corpo con un abito che ci rendesse diversi, magari irriconoscibili.
La maschera è ciò che impedisce all'altro di guardarti negli occhi di specchiarvisi e lasiarsi definire da quello specchio.
" Non è bene che l'uomo sia solo, voglio fargli uno che gli stia di fronte, lo guardi negli occhi, gli risponda e risponda di lui"
Perchè tutto questo possa accadere, il sogno il progetto di Dio, è necessario gettare via la maschera e non vergognarsi di essere quello che siamo.
Passiamo il tempo purtroppo a pulire l'esterno del bicchiere, trasformando la nostra vita in un eterno carnevale dove è d'obbligo portare la maschera, fabbricarcene una ad ogni occasione, per piacere e compiacere chi abbiamo di fronte o solo per difenderci dai suoi giudizi.
Viviamo la nostra vita escludendo Dio e preoccupandoci solo del giudizio degli uomini.
Ringrazio Dio che mi sta facendo amare la verità, anche se è scomoda, anche se non mi fa onore, anche se mi emargina.
Lo voglio benedire per questo cammino di spogliamento di tutte le sovrastrutture che mi impedivano di vivere libera e in pace con me stessa, con gli altri e con Lui, prima di tutto.
Lo sguardo che oggi sento su di me non è quello delle persone ma il Suo, sguardo di tenerezza, di amore e di compassione.
Non mi interessa cosa di me possono pensare gli altri, perchè a Lui e solo a Lui devo piacere.
Lui è il mio Sposo ed è Lui e solo Lui che mi rende bella.
E' Lui che dopo avermi perdonato per l'ennesima volta, assolta, pulita e cosparsa con l'olio profumato dei re, dei profeti e dei sacerdoti mi accoglie nella sua casa e mi fa sentire una regina rivestendomi delle armi della luce, donandomi la bellezza del suo volto riflessa nei miei occhi, liberi dalle coperture che chiudono l'ingresso al cuore, il terzo occhio come lo chiama Giovanni.
Perchè abbiamo tanta paura a mostrare la verità che ci abita?
Perchè passiamo la vita a giudicare gli altri nascosti dietro faraoniche piramidi di pietra senza apertura, contenenti solo corpi mummificati?
Apriamo i nostri armadi e buttiamo via gli abiti delle tenebre.
Il giorno è vicino, facciamoci trovare pronti ad accogliere il sole di giustizia, la luce che mostra la sua misericordia più che il nostro peccato, la grazia più che la nostra indegnità.
Lasciamoci toccare da Gesù, guardare da Lui, per guarire da tutto ciò che ci divide, ci separa da tutto ciò che è bello e buono, opera delle sue mani.
Salomone, dopo aver costruito a Dio il tempio, e avergli dato una casa splendida, una delle sette meraviglie del mondo, si interroga sulla capacità di quell'opera grandiosa di contenere Dio.
Molto spesso le chiese sono uno strumento per mettere anche a Dio una maschera, imprigionandolo in un abito che dovrebbe costringerlo ad agire come noi vorremmo.
E' l'esterno del bicchiere che ci accaniamo a pulire senza preoccuparci delle zozzure che vi sono dentro.
Per questo lodo e benedico il Signore che non ha casa, nè cuscino su cui riposare, non ha bisogno di cattedrali o mausolei per manifestare la sua gloria, per rendersi presente nella nostra vita.
La verità ci rende liberi.
E allora cerchiamo questa verità, la Sua verità che ci darà ali come di colomba e ci farà volare alto nei percorsi delle aquile.
Ci solleverà alla sua altezza e ci cullerà con il soffio del suo amore.
Abbattiamo i muri di cinta, apriamo le porte a Cristo ed entri il nostro Salvatore.
Anche se la casa è in disordine sarà Lui a darci non solo una mano, ma tutto se stesso per rimetterla in ordine e farla più bella e più luminosa per celebrare le nozze del Re con la sua creatura.

1 commento:

pornogrfi ha detto...

Se si vuole davvero qualcosa bisogna sempre avere il coraggio di crederci, io la penso così. immagini buonanotte