venerdì 13 dicembre 2019

Tu mi cerchi





Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: 
“Io sono il Signore tuo Dio 
che ti insegno per il tuo bene, 
che ti guido per la strada su cui devi andare. 
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, 
il tuo benessere sarebbe come un fiume, 
la tua giustizia come le onde del mare. 
La tua discendenza sarebbe come la sabbia 
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena; 
non sarebbe mai radiato né cancellato 
il suo nome davanti a me”.


Tu parli Signore, continui a parlare ma noi non ti ascoltiamo, specie quando dici cose così lontane dalla nostra logica, dalla logica comune, oppure perchè siamo distratti, impegnati a perseguire da soli gli obbiettivi che riguardano la nostra salvezza.
Ci vogliamo salvare da soli, oppure non sappiamo che con te le cose andrebbero sicuramente meglio, ma purtroppo non ti conoscono abbastanza , quelli che dicono di averti incontrato, che frequentano la chiesa e partecipano all'Eucaristia domenicale.
Tu sei un Dio che parla, che si mette in relazione con l'uomo, perchè vuoi che ci salviamo tutti, perchè siamo tuoi figli siamo tuoi.

Al termine di ogni messa sono pochi quelli che saprebbero rispondere alla domanda che don Ermete suole rivolgere ai suoi parrocchiani; " Che ti ha detto Dio oggi?"
" Perchè mi doveva dire qualcosa?"è la risposta naturale, come lui la racconta. " Eppure al termine di ogni lettura si proclama che è Parola di Dio.
Don Ermete ha ragione perchè sono pochi quelli che si pongono il problema e nonostante la Bibbia sia il libro più venduto, è il meno letto.
Ma ti devi innamorare della Parola, devi essere preso dal sacro fuoco, lo Spirito Santo si deve essere impossessato di te per amare la Parola, studiarla di notte e di giorno, pregare per penetrarne i più profondi significati, per farla tuo nutrimento, perchè operi in te un cambiamento radicale e continuo dal di dentro.

Tutto è grazia e io non posso che ringraziarti per questa inesauribile sete di parole uscite dalla tua bocca, per la meraviglia, il trasalimento dell'anima quando sento che sono per me, riguardano me, la mia storia, il mio peccato, la mia salvezza, un amore che non si misura.

1 commento:

Gus O. ha detto...

Vai avanti così Antonietta.