mercoledì 12 settembre 2018

" Beati voi che ora piangete"(Lc 6,21)



" Beati voi che ora piangete"(Lc 6,21)

Signore non è facile accogliere il tuo messaggio, vivere la beatitudine di sentirsi ogni giorno spogliato di quanto tu gli avevi dato, privato degli affetti, della salute, del lavoro, della gioia di vivere.
Signore come fai a dire che uno è beato quando piange, quando ha sete, ha fame, è nudo, perseguitato?
Signore ci hai abituato male, ci hai dato di godere dei doni che a piene mani hai distribuito nel creato, nelle persone, nella nostra storia.
Ci hai dato occhi, orecchi, gambe, un corpo per vedere, sentire, toccare, vivere la relazione con tutto ciò che è fuori di noi.
L'abbiamo dato per scontato che la vita fosse questa, Signore.
Affannarsi per godere dei tuoi doni per più tempo possibile, per arraffare ancora più degli altri, per godere di quanto porta al nostro corpo e alla nostra mente piacere e gioia.
Signore tu hai messo ai nostri piedi tutto l'universo, ci hai dato la possibilità di diventarne padroni, di manipolare l'esistente , di corromperlo, di farne ciò ciò che ritenevamo buono e giusto per noi e le persone a noi più vicine.
Il concetto di bene non ci era ben chiaro.
Sapevamo che il piacere veniva quando eravamo sazi, quando eravamo oggetto di attenzioni da parte delle persone da cui dipendevamo, quando riuscivamo a prenderci piaceri innocenti dalle occasioni che la vita ci metteva davanti.
Parlo per me e per quelli che come me sono nati sani e in una famiglia sana..
Ma l'amore non è mai sufficiente, l'amore umano è imperfetto e, se quando siamo piccoli ci dobbiamo accontentare e viviamo di quello che ci è dato dai nostri genitori, in quanto dipendiamo da loro, man mano che cresciamo sentiamo il  bisogno di un  cibo più solido , di risposte più profonde, di tempo dedicato a risolvere i problemi che derivano dalla nostra imperizia, dalla nostra ricerca d'identità, di auonomia,
Quelli che sono stati i nostri maestri infallibili, man mano che cresciamo, li vediamo sempre più inadeguati e non ci accontentano più, non soddisfano la nostra sempre più grande fame di verità, di bene, di vita.
I nostri bisogni crescono man mano che diventiamo grandi, come cresce il desiderio di vederli realizzati dalle persone che lo hanno fatto quando eravamo piccoli.
Ora siamo cresciuti, siamo diventati grandi e dobbiamo restituire tutto quello che pensavamo fosse nostro e che spesso abbiamo faticato a conquistare, proteggere, difendere, aumentare.
Tu dici che siamo beati quando piangiamo, quando ci viene a mancare tutto.
Tu solo basti, Signore, ma non è così facile ammetterlo.                                                                                                                                                  

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