martedì 19 aprile 2016

"La mano del Signore era con loro"( At 11,21)



Io e il Padre siamo una cosa sola (Gv 10,30)

Ieri sul calendario liturgico era evidenziato che "Gesù camminava davanti ad esse ( le pecore del suo gregge)."
Gesù cammina davanti a noi per fare il battistrada, perchè la conosce e non vuole che ci perdiamo o che precipitiamo in un burrone o facciamo brutti incontri.
A noi piace andare avanti, stare in prima fila, decidere autonomamente dove andare e quale strada percorrere per arrivarci, non ci piacciono i consigli, vogliamo fare di testa nostra perchè ci fidiamo solo di noi stessi.
Seguire il nostro istinto, essere autoreferenti non ci giova, ma ce ne accorgiamo solo quando le conseguenze del nostro comportamento ci ricadono addosso e ci travolgono.
Gesù è il buon pastore che conosce la strada e ama le sue pecore.
Ascoltando la sua voce siamo al sicuro.
I discepoli che furono perseguitati furono costretti a fuggire da Gerusalemme, molti furono ammazzati.
Ma quella che sembrava una maledizione si è rivelata una benedizione, perchè se Cristo ce l'hai dentro il cuore e ascolti la sua voce, non puoi fare a meno di annunciarlo in qualsiasi luogo ti trovi.
Ia persecuzione scoppiata al tempo di Stefano portò quindi i discepoli in Siria, in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia.
Il seme viene sparso su un territorio sempre più vasto, e feconda terre sempre più lontane.
Ad Antiochia i discepoli furono chiamati Cristiani.
Ogni volta che leggo questo passo penso a quanti sforzi facciamo per convincere gli altri a credere quello che non siamo.
Gesù dovette morire perchè un pagano esclamasse"Costui veramente è figlio di Dio!"
La nostra identità non può essere camuffata da un look, da un titolo, da beni accumulati, da capacità di parlare mistificando la realtà, ma emerge quando non sei tu che parli, agisci, ami, ma lo Spirito opera in te.
Quando la mano de Signore è con te, perchè hai ascoltato la sua voce, vivi in ascolto del suo richiamo, è certo che gli altri non possono sbagliarsi sulla tua appartenenza.
Figli di Dio, fratelli in Gesù, unica famiglia unita dall'amore.
Tutto è dono, s'intende.
Il nostro sì è piccola cosa rispetto ai benefici che ci vengono dall'appartenere ad un così grande e umile sovrano.
Penso ai tanti uomini che stanno fuggendo dai loro paesi che approdano giornalmente ai nostri lidi, rischiando e rimettendoci la vita.
Molti sono cristiani, di cui il mondo occidentale scarseggia.
Il sangue di questi martiri feconderà, concimerà la nostra terra dove rovi, spini e pietre hanno spento la vita .
Sono certa che il Signore non permetterebbe il male se non per ricavarne un bene più grande.

Questo credo, in questo spero, per questo prego.

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