martedì 15 dicembre 2020

"Il Signore è vicino a chi lo cerca" (Salmo 33)


 

"Il Signore è vicino a chi lo cerca" (Salmo 33)

Quello che leggiamo nel Vangelo è di straordinaria attualità se ci soffermiamo a riflettere su come va la storia, la nostra e quella delle grandi come delle piccole nazioni.
C'è sempre qualcosa che non ci aspettiamo, un piccolo sassolino, come una grande montagna sorta all'improvviso davanti, un incontro a cui non hai dato importanza, una parola ascoltata per caso, un evento che non hai programmato, che non ti aspetti.
Ognuno di noi ha fatto esperienza di quanto i programmi siano fallaci e anche se riusciamo a realizzarli, a raggiungere l'obiettivo, non è mai come lo pensavamo, lo avevamo programmato.
Anche Dio si è trovato a ricalcolare il suo progetto, visto che il primo, quello che contava sulla risposta di Adamo ed Eva non è andato a buon fine.
Ma a tutto c'è rimedio specie per Dio che scrive dritto sulle righe storte e se una cosa non va come Lui avrebbe voluto, come sarebbe stato giusto fosse, ne fa un'altra migliore e ti stupisce.
Questo Natale ci porti a considerare quanto conti nella realizzazione di ciò che ci sta a cuore la sua collaborazione.
L'uomo lasciato libero fa solo macelli e lo abbiamo visto con Adamo ed Eva che volevano prescindere da Lui.
Nella seconda creazione infatti ha pensato che, se voleva fare l'uomo maschio e femmina a sua immagine e somiglianza, si doveva mettere in gioco totalmente, indossando i nostri panni, diventando uno di noi e agendo dal di dentro per insegnare all'uomo cosa crea l'accordo, l'amore, la somiglianza.
Gesù passò la sua vita a pregare prima e dopo e anche durante qualsiasi sua missione, collegato con il campo base che era la Santissima Trinità, il luogo da cui era partito, l'amore che non si misura.
Certo che si è scelto per essere certo che le cose andassero bene una madre che già aveva fatto esperienza dell'essere figlia amata da Dio a prescindere, il che porta a vivere eucaristicamente la tua vita.
Noi certo non possiamo paragonarci a Dio nel trovare rimedi ai nostri errori, nel non scoraggiarci mai quando le cose vanno a rovescio di come le abbiamo pensate, ma una cosa è certa: con Lui noi faremo cose grandi e se ci fidiamo di Lui, se perseveriamo nel sentirlo amico, fratello, sposo, padre e madre in tutti i momenti della nostra vita, belli e brutti non ce ne pentiremo.
Dio l'ha detto, Dio lo ha già fatto.
Molto spesso mi è capitato, a chi non capita? di pensare che per le piccole cose non è il caso di scomodare Dio e ci rivolgiamo a Lui solo quando la casa è allagata.
E poi, quello che siamo abituati a fare è il dargli consigli, stabilire le priorità d'intervento, insomma fare di Lui un alunno tardo a capire.
Perchè noi, che viviamo in questo mondo, le tocchiamo con mano le cose, ci scottiamo e ci facciamo male e portiamo i segni degli scontri contro la nostra non volontà, sicuramente ne sappiamo più di lui che sta in cielo anche se ha fatto l'esperienza umana fino a morire per noi.
Ma il tempo passa e quelli che stanno in paradiso sono lontani anni luce da noi. E Gesù è uno di questi santi, santissimi, il capo di tutti i santi, direi se dovessi spiegarlo ai miei nipotini.
La cosa che ammazza noi cristiani, che ci fa vivere male, è pensare che Dio sia lontano, che il Vangelo non ci riguarda per sbarcare il lunario della nostra ai suoi occhi insignificante quotidianità.
Alziamo gli occhi al cielo solo quando siamo sommersi dalla polvere e dalle macerie, magari solo per lamentarci o piangerci addosso.
"Quante cose si possono fare con Gesù! "
Non le voglio dimenticare le parole di un bambino a cui fu chiesto di sintetizzare due anni di preparazione alla Prima Comunione.
Che scienza! che intelligenza!
Dalla bocca dei bimbi e dei lattanti proclami la tua lode Signore mio Dio!

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