Le chiavi

Cattedra di Pietro

"A te darò le chiavi del regno dei cieli" (Mt 16,19)

La parola di oggi, anche se indirizzata a coloro che non credono al compito del vicario di Cristo in terra, assegnatogli da Gesù in persona, può dire qualcosa anche a chi ci crede per farli avanzare nel cammino di fede.

Le chiavi si danno ai figli quando diventano responsabili e in genere non tutte quelle che servono per far funzionare la casa. Quelle dei contatori, della posta e di tutto ciò che è fondamentale , importante, ma nascosto, le tiene riposte il capo di casa, perchè  deve vigilare che tutto funzioni.

Ad ognuno di noi è stata consegnata con il battesimo la chiave per rientrare a casa, basta che lo vogliamo.

Il padre ci aspetta a braccia aperte e non gli piace mangiare solo, per questo ci invita alla mensa eucaristica ogni giorno, ma se non possiamo almeno la domenica come accade quando i figli si sposano e si ritrovano insieme il giorno di festa.

Ma

la chiave che ci viene consegnata apre solo quella porta e non altre, non è un passpartout. 

E' una chiave che apre e ci apre il cuore a che i fratelli stiano insieme e insieme si siedano alla stessa tavola.

Il mandato a Pietro è di pascere, dar da mangiare alle Sue pecore, ma questo compito non è affidato solo a lui, perchè, come si sa chi è a capo della famiglia provvede al cibo da dare ai suoi componenti, scegliendo ciò che serve perchè stia bene e non si ammali e non muoia. 

Ma ha bisogno di chi collabori a distribuire il cibo. 

Nel Vangelo Gesù dice ai discepoli: "Date voi stessi da mangiare" dopo averli invitati a guardare quanti pani avevano per sfamare la folla.

Ognuno di noi quindi è responsabile della vita del fratello e non può tenersi per seè nulla, ma deve, come ci insegna Gesù, fare tutto ciò che è possibile per dare vita agli altri, anche privandosi di ciò che è nostro. 

Gesù in tante occasioni ci ha dimostrato che moltiplica, dopo averlo benedetto, tutto quello che offri al fratello, dandoci cento volte tanto.