domenica 6 gennaio 2019

"Aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra."( Mt 2,11)



Epifania del Signore

"Aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra."( Mt 2,11)

Non è sempre facile scegliere i doni da regalare in occasione di una festa, un compleanno, una nascita, un matrimonio...
Mi sono sempre prodigata nel tempo in cui i regali li facevo perchè c'erano persone a me care che volevo fare felici, regali che erano occasione d'incontro e di festa.
Avevo tanti amici e tanti parenti, famigliari vicini e lontani a cui facevo di tutto per far recapitare il mio pensiero.
I regali li sceglievo con cura, cercando di mettermi nei panni della persona che li doveva ricevere, illudendomi che i miei desideri, gusti, bisogni coincidessero con quelli degli altri.
Comunque il regalo doveva piacere prima a me e mi rifiutavo categoricamente di esaudire un desiderio espresso esplicitamente dal festeggiato se era brutto o inutile a mio parere.
Io non so se oltre all'oro e all'argento ti avrei regalato la mirra che non mi piace e mi sembra di malaugurio.
Fatta come sono fatta che il regalo deve piacere prima a me. E la morte è qualcosa che faccio fatica a digerire.
Ci ho messo del tempo per cambiare idea e posizione, per morire a me stessa nel dono totale di me  

Cosa offrirti o Dio, cosa posso darti oggi che non ci sono più nascite, matrimoni, onomastici che diano senso alla mia ricerca di regali?
Sono scomparsi gli amici di un tempo, morti quelli della mia famiglia che mi corrispondevano, il tempo ha lasciato i suoi segni sulle strade battute del mondo, sui percorsi abituali di ricerche effimere, ora che non posso pur volendolo neanche recapitare i calendari liturgici che contengono la tua parola alle terre più o meno dissodate per accoglierla.
Sei rimasto solo tu che mi stai davanti e aspetti che ti porti non ciò di cui tu hai bisogno, perchè sei Dio e non ti manca niente, ma ciò che a me serve per continuare il mio cammino tornando a casa, alla mia vita quotidiana.
Bisogna cambiare strada, abitudini, modi di fare come fecero i Magi, per evitare gli Erode di turno, il nemico che ci allontana da te, che ti condanna a morte o almeno ci prova prima che tu lo voglia, che acconsenti a dare il segno che ti connota.
Non ho appeso calze alla finestra, non ho camini da cui tu possa farmi recapitare i tuoi suggerimenti, le tue istruzioni per vivere al meglio la mia vita.
Nel piccolo presepe allestito sul mobile d'ingresso non ci sono i Magi e quando Emanuele me l'ha chiesto gli ho detto che non servivano perchè i Magi siamo noi, quelli che anche se con ritardo arriviamo davanti alla grotta..
A natale gli addobbi, gli incarti, le luci,il cibo, la frenesia di fare in tempo tutto e bene, ci siamo dimenticati di te, occupati a fare festa ci siamo dimenticati del festeggiato.
Io non sono potuta neanche venire a messa tanto stavo male e non ricordo di aver fatto qualcosa di speciale per te.
Tu per me hai fatto gli straordinari, lo riconosco,donandomi la presenza dei miei cari, che mi abitano di fronte, che se non fosse intervenuta l'influenza sarebbero andati altrove, come consuetudine. Gli altri nonni, gli impegni scout, gli inviti, le tombolate...sono giovani ed è giusto che sia così.
Nell'Avvento avevo maturato il desiderio di presenze non virtuali, ma reali, di doni partecipati scelti insieme, di incontri autentici e veri.
Mi hai donato tutto questo Signore, lo riconosco, questa mattina che mi stavo ripiegando su me stessa per il dolore che mai mi abbandona.
Davanti alla tua grotta allora devo deporre il mio GRAZIE perchè hai reso possibile l'impossibile.

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