domenica 4 novembre 2018

L'abbraccio


"Amerai il tuo prossimo come te stesso" (Mc 12,31)
Noi non ne siamo capaci, Signore, lo sai.
Il nostro piccolo pezzo di legno a cui inchiodare il nostro abbraccio agli uomini, ai fratelli, ai bisognosi è tanto troppo piccolo e tu solo puoi compiere il miracolo di trasformarlo e farlo coincidere con il tuo.
Sembra impresa impossibile.
Come possiamo seguirti Signore se il nostro è un amore così limitato, se abbiamo braccia corte e anchilosate, se a malapena riusciamo a provvedere a noi stessi?
Ma tu sei un Dio ricco di misericordia, grande nell'amore, onnipotente e santo.
Ti voglio lodare, benedire e ringraziare ogni momento della mia vita, voglio guardare a te che ti sei caricato sopra le spalle tutti i nostri peccati, a te che sali sulla santa montagna e ci chiami a fare lo stesso per rinascere a vita nuova.

Tu ci hai detto: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Lc 9, 23).
Per seguire te, Gesù, bisogna caricarsi sopra le spalle il nostro piccolo pezzo di legno, il nostro piccolo amore, la nostra incapacità di amare e confidare in Te, guardare Te, diventare una cosa sola con Te, rimanere in Te.

"Qual è il più grande comandamento?” ti chiede lo scriba.
Non è un caso che il comandamento cominci con un invito ad ascoltare.
Ascoltare è un'esigenza, perchè se non tieni le orecchie aperte sì che la Parola non si fermi alla bocca ma arrivi alla testa e al cuore, non saremo mai capaci di obbedirti Signore, di fare la tua volontà, di accoglierla, anche se ci sono momenti che non la capiamo.
Tu sei il Signore, non ci sia altro Dio al di fuori di Te.
Tu Signore mio Dio hai fatto il cielo e la terra, tu mi hai creato con un atto di amore, tu Signore hai desiderato comunicarmi ciò che è tuo, tu hai deciso di farmi partecipe della tua gioia.
Signore, non permettere che mi costruisca idoli che non parlano, che non rispondono, che non si prendono cura di noi.
Non permettere che mi separi mai dal tuo amore, aiutami a perseverare nella santa battaglia, certa che tu sei con me sempre, perchè il mio pezzo di legno l'ho innestato al tuo, le mie braccia alle tue, perchè tu Signore possa operare attraverso anche la mia sofferenza.
Questa mattina ti presento queste braccia sollevate in alto per chiederti aiuto, pietà e misericordia.
Dovrò affrontare giganti paurosi, attraversare acque putride e stagnanti, respingere l'ennesimo attacco del nemico: la paura.
Fa' che i miei pensieri non vadano lontano, che io resti al tuo fianco nel sacrificio per tutti quelli a cui tu vuoi dare la vita.
Il mio prossimo oggi lo vedo in te Signore.
Tu sei in questo momento la persona più vicina al mio cuore insieme a tua madre. In te e in lei trovo tutti quelli che tu ami e per cui bisogna pregare, offrire e soffrire.
Insieme Signore so che la fatica non sarà vana, che tu mi immergerai nel tuo sangue preziosissimo e mi farai strumento di salvezza.
Mi porterai a lodarti benedirti e ringraziarti attraverso la prova, la tribolazione, la persecuzione, mi porterai a ripetere con più forza: " Gesù è il Signore!”
Credo che tu non mi lascerai mai sola in questa battaglia, credo che non io ma tu opererai cose grandi nella mia vita.
Tu solo puoi darmi la capacità di amarti come tu ci ami, il coraggio di affrontare il pericolo senza smarrirmi, la forza di respingere le più grandi tentazioni, la gioia senza fine di appartenerti.
Il braccio della croce verticale non può salvare l'uomo se manca il braccio orizzontale, a cui tu Signore hai inchiodato il tuo abbraccio a tutta l'umanità, un abbraccio che anch'io Signore vorrei portare ad ogni fratello, specie a quelli che amo di meno.
Tu Gesù mi renderai capace di tutto questo, lo so, ce l'hai detto, perchè con il Battesimo ho rinunciato a Satana e a tutte le sue seduzioni.
Maria,madre, sorella, amica, continua a sussurrarmi il Magnigicat che con te ogni giorno vorrei poter liberamente e gioiosamente cantare a Dio.
Vieni Spirito Santo, vieni per Maria!

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