" Ha fatto bene ogni cosa"
VANGELO (Mc 7,31-37)
In quel tempo, Gesù,
uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il
mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un
sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte,
lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva
gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un
sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si
aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava
correttamente.
E comandò loro di non
dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano
e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i
sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore
Dio ha fatto bene ogni cosa, dice la gente, quando vede Gesù che
guarisce il sordomuto, ripetendo quello che Dio disse a conclusione
di ogni giorno della creazione.
Era tutto cosa buona, ma
la relazione tra l'uomo e la donna, era cosa molto buona.
L'umanità sessuata,
creata a sua immagine, destinata a somigliargli, concluse la
creazione, perchè proprio alla capacità di aprirsi e di accogliersi
l'un l'altro Dio affidò il compito di procreare, di dare la vita al
mondo.
La relazione è feconda
solo se non si rimane chiusi in se stessi, se non si esce e si parte
alla volta della terra sconosciuta dell'altro, davanti alla quale è
d'obbligo togliersi i sandali, perchè è terra sacra.
Entrare nella terra
promessa è proprio questo atteggiamento di apertura da parte di chi
s'inoltra in un paese che gli è sconosciuto ma su cui Dio ha messo
il suo sigillo.
La terra dell'altro è
immagine di Dio non dobbiamo mai dimenticarlo.
E noi anche lo siamo.
Gesù è venuto a
mostrarci come il più grande trasloco l'ha fatto Lui,(Filippesi
2,5-8) “il quale, pur essendo di natura divina,non considerò un
tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini,
apparso in forma umana,umiliò se stesso facendosi obbediente fino
alla morte e alla morte di croce.”
Dallo squarcio( apertura)
del suo costato sgorgò sangue e acqua, da cui noi abbiamo ricevuto
la vita nei Sacramenti.
Così è cosa buona che
ci lasciamo da Lui aprire, perchè la Sua parola ci penetri nella
mente e nel cuore e ci porti ad agire di conseguenza.
"Apriti!" dice
alle orecchie e alla bocca del sordomuto, perchè è quella la
malattia di ogni uomo che non vuol sentire e che si è costruita una
torre da dove scrutare gli altri dall'alto in basso.
Viviamo blindati nelle
nostre fortificazioni, per paura che qualcuno ci rubi qualcosa, che
ci danneggi, paura che ci contraddica che ci giudichi e ci smascheri
agli occhi del mondo e di noi stessi.
Ci sono orecchie che non
vogliono sentire e non vogliono aprirsi all'ascolto dell'altro, ma ci
sono orecchie che per prima cosa si rifiutano di ascoltare la voce
della coscienza, di riconoscere in se stessi la voce di Dio,
l'immagine impressa nel loro cuore.
Siamo tutti, chi più chi
meno bisognosi di guarigione, anche quelli che vanno alla messa, che
dicono tanti rosari e partecipano a tutti i pellegrinaggi.
Nella chiesa dei figli di
Dio spesso incontriamo persone di cui non sappiamo nulla, nemmeno il
nome e non ci è difficile scambiarci il segno della pace quando il
sacerdote ci invita a farlo.
Ci sono chiese domestiche
che ci lasciamo alle spalle, che cerchiamo di dimenticare, dove
conosciamo nome e cognome e storia dei componenti, chiese in cui
condividiamo con gli altri solo lo spazio e il cibo davanti ad un
teleschermo sempre acceso, chiese in cui magari è facile che
condividiamo il lamento per le cose che ci vanno male o per come va
il mondo.
Dare il segno della pace
ai componenti della propria famiglia è sempre più difficile, specie
a quelli a noi più vicini come può esserlo un coniuge che non è
come ce lo siamo sposati, con cui, se dura, abbiamo in comune anche
il letto oltre la tavola e il bagno .
Si dice che la famiglia è
in crisi ed è vero!
Si cercano ricette per
guarirla dalle divisioni, dalla violenza, dalle separazioni ufficiali
e ufficiose e non si pensa a quello che si perde.
Se Dio ha fatto bene ogni
cosa dovremmo chiederci perchè della coppia ha detto che era cosa
molto buona.
Quando acquistiamo
qualcosa in genere ci informiamo di come si cucina, se è un
alimento, come possa durare se è un manufatto.
Dell'amore di cui siamo
male informati non ci preoccupiamo di attingere le istruzioni alla
casa madre, e ci arrangiamo lasciandoci fuorviare dalle chiacchiere
disfattiste e perverse di chi guarda solo a quello che manca, e non
ringrazia mai per quello che c'è.
Gesù oggi è venuto a
tirarci le orecchie prima di aprirle, perchè ci svegliamo e
riconosciamo che ne abbiamo proprio bisogno noi, ne ha bisogno il
mondo.
“ non è bene che
l'uomo sia solo” disse Dio dopo aver creato Adamo e lo aprì per
fargli partorire Eva.
Del resto proprio oggi la
lettura breve delle lodi del mattino è uno squarcio di cielo alla
speranza
" Ez 37, 12b-14
Dice il Signore Dio:
Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o
popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io
sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai
vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e
rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il
Signore. L'ho detto e lo farò. Oracolo del Signore Dio."
Grazie Signore perchè
non ti stanchi di bussare alla nostra porta, grazie perchè sei un
indomabile testardo innamorato.
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