LA TERRA
VANGELO (Lc 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Parola del Signore
"Beato il grembo che
ti ha portato"
Ieri sera siamo andati
alla messa della vigilia in cui abbiamo ascoltato parole diverse da
quelle che oggi la liturgia di questa solennità ci propone.
Mi ha colpito e fatto
riflettere la beatitudine di Maria che più di ogni altro essere
umano ha ascoltato la Parola di Dio e ad essa ha obbedito e si è
uniformata.
La beatitudine quindi non
sta tanto nel portare in grembo Gesù che è un privilegio
grandissimo, quanto quella di aprire le orecchie e il cuore e tutto
il proprio essere all'ascolto della Parola perchè germogli e porti
frutto.
Aprirsi, lasciarsi
spaccare il cuore dall'aratro di Dio, lasciare che la nostra terra
sia mossa, mescolata, resa soffice e in ogni sua parte penetrabile al
sole, alla luce, all'acqua , ai piccoli animali che vivono della
terra e danno vita alla terra, scavando cunicoli piccoli e grandi,
canali, vie sotterranee e invisibili dove il nutrimento può
liberamente scorrere e arrivare al seme, alla pianta, a quello che
sarà il nostro cibo, sempre.
Oggi festeggiamo
l'assunzione di Maria in cielo.
La chiesa sposa di Cristo
sposo.
La meraviglia dell'inizio
la contempliamo in questo ritorno nel paradiso perduto di Maria
diventata terra promessa, terra fertile perchè i fiori, i colori, la
bellezza dell'amore di Dio che si espande in tutte le creature si
manifestasse in questo Eden donato a noi di nuovo e per sempre.
Maria, la terra promessa
diventa icona di ciò che ogni uomo può diventare se segue il suo
esempio. Siamo terra, abitata dallo Spirito, perchè dubitare che
quello che è accaduto a Maria non accada anche a noi?
Con il peccato originale
abbiamo perso la capacità di far fiorire la nostra terra, di trarre
nutrimento da essa, perchè non abbiamo ascoltato la Parola di Dio,
non abbiamo accolto il seme che il divino seminatore continua
imperterrito a gettare perchè tutti possiamo essere capaci di vita,
di dare vita, di nutrire il corpo mistico, di collaborare a che tanti
piccoli pezzi di terra diventino una cosa sola con Lui e collaborino
alla salvezza di tutti i suoi figli.
Adamo, il terrestre,
l'uomo che era stato impastato con la terra, terra da arare, da
coltivare, non si trasformò in terra fertile e generosa, ricca di
frutti, terra felice e feconda perchè pensò di poter fare a meno di
Dio, del Contadino del cielo che semina, ara, pota, attende, ha
fiducia.
La fiducia di Dio , la
sua fedeltà è manifestata oggi nell'assunzione di Maria in cielo,
la prima dei salvati, la pima a godere pienamente del dono promesso.
Lei terra che doveva
nutrire il seme dello Spirito, Gesù, è stata da Lui nutrita, e
trasformata con il soffio divino in un giardino che non sfiorirà
mai, perchè vi abita l'amore.
Che storia straordinaria
quella di Maria, scelta per essere la madre del Salvatore, la terra
che nutre e da cui è nutrita, la terra che porta il frutto del sì
al Signore, nonostante le spade che trafiggono l'anima, il dolore, la
persecuzione, la morte ingiusta del figlio.
La terra benedetta da Dio
accetta i rigori dell'inverno, il caldo impietoso dei raggi cocenti
del sole, accetta di essere rovesciata, tagliata, sconvolta dalle
lame dell'aratro, il rigore dell'inverno, il caldo impietoso dei
raggi infuocati del sole, l'estate, accetta di accogliere il seme e
di custodirlo nel silenzio delle sue viscere.
Maria è la nostra terra,
in essa troveremo Gesù.
Maria sia per noi
l'esempio vivente di quanto sia grande l'amore di Dio da cercarci e
desiderarci per diventare il nostro sposo, per sempre.
Un dio poligamo?
Un Dio che contraddice la
nostra etica ma un Dio a cui tutto è possibile perchè la sua è
onnipotenza d'amore.
Questo Dio, il nostro Dio
è capace di amare nella stessa misura tutti, perchè se l'amore è
infinito, per quanto tu lo voglia dividere sempre infinito rimane.
Allora oggi voglio
ringraziare Maria, figlia, madre, sorella sposa , perchè mi sta
insegnando che gli ascoltatori della Parola di Dio amano a
prescindere sempre, e in modo oblativo, qualunque sia la funzione che
rivestono nel grande giardino, sia se sono erba, se fiore, se albero,
se seme, se terra, se insetto.
1 commento:
Ciao Anto,
ho letto con emozione queste parole di totale e festoso ringraziamento al Signore per tutti i doni della vita e , in primis, il dono di Maria, punto di riferimento umano e divino per tutti noi.
Un saluto e un grande abbraccio
Marilena
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