(Mt 6,19-23) Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. |
Quanta strada per fare
mie queste parole, per tornare indietro e cercare Antonietta .
E' incredibile come posa
accadere che man mano che cresciamo il nostro desiderio di
indipendenza, di stima, di successo, aumenta.
Vorremmo poter fare a
meno di tutti, basarci solo sulle nostre forze, intelligenza,
scienza, volontà, determinazione.
Non vorremmo dire grazie
a nessuno perchè questo comporterebbe una mortificazione
dell'orgoglio.
Il bravo è sempre per
noi e rimuoviamo consciamente o incosciamente tutte quelle persone o
quelle situazioni che hanno favorito il nostro successo.
Riuscire senza l'aiuto di
chicchessia per me è stato sempre un vanto, il mio motto,"
VOLERE E' POTERE".
Antonietta, vale a dire
io, scappava da se stessa, adesso l'ho capito, cercando nel plauso
degli altri il diritto ad esistere.
Mi sono inventata di
tutto e il contrario di tutto per risolvere i problemi miei e degli
altri, mi sono misurata sempre con me stessa, alzando ad ogni
successo l'asticella.
Non avevo bisogno di
dirmelo, me lo dicevano gli altri che ero brava, bravissima, a
partire da mia madre.
Molto spesso queste lodi
erano lo strumento per ottenere da me favori, aiuto, collaborazione.
Erano interessate
insomma.
Ma io non capivo.
Continuavo a fuggire da
me stessa, dalla mia debolezza, ignoranza, incapacità, inventando
rimedi, soluzioni, toppe che sembravano connaturate al progetto,
finalizzate a rendere l'opera finita ancora più bella e degna di
ammirazione.
Non ho mai pensato che
stavo andando dalla parte opposta alla mia realizzazione, alla mia
felicità.
Le crisi di panico che mi
sconvolsero per 11 anni furono un campanello d'allarme, un rintocco
di campane a martello.
Ma anche allora rimasi
insensibile alle voci che venivano da dentro.
Come potevo sentirle se
ero lontana?
Cosa mi fece cambiare
rotta?
Scontrarmi con un
problema che non mi si era mai presentato e al quale non ho saputo
dare soluzioni.
La malattia e la morte di
mio fratello furono lo spartiacque tra il prima e il dopo, perchè
per quante soluzioni ti puoi inventare, alla morte non puoi porre
rimedio.
Fu così che presi
coscienza che volere non è potere e che se il volere è dell'uomo,
il potere è di Dio.
Oggi dopo 15 anni di
cammino in ascolto della Sua parola posso affermare con assoluta
certezza che la mia debolezza è diventata la mia forza da quando
l'ho consegnata al Signore.
E' incredibile come Lui
riesca a trovare soluzioni a tutto, impensabili, provvidenziali,
umane e divine nello stesso tempo.
Da quando il mio
consigliere, alleato, maestro è Lui , da quando il mio nutrimento è
l'Eucaristia, la preghiera, il desiderio di essere una cosa sola con
Lui, ho trovato il tesoro, il dono che mi ha fatto della vita, di un
corpo e di un cuore vivi, un tempo per realizzare con Lui il suo
progetto d'amore.
Sto cercando di
accumulare tesori in cielo, anche se non io ma Lui è il mio
contabile.
Non cerco le lodi del
modo, il plauso della gente, cerco sempre la sua approvazione, il suo
ok, mi vai bene così, anche quando ti ribelli e urli la tua
disperazione, te la prendi con me chiedendomi scusa.
Il mio tesoro è lì in
cielo,è Lui che lo custodisce.
Non ho bisogno di fare
l'inventario di ciò che ho ammassato, ma di moltiplicare la gioia e
la gratitudine per l'aiuto che continua a darmi anche quando non lo
merito.
E non credo di meritare
qualcosa, perchè il dono è risposta generosa e insopprimibile a Lui
che continua a farmi regali.
Anche oggi Signore mostra
la tua potenza, disperdi i miei nemici e non permettere che il mio
occhio si spenga e nella mia casa torni il buio.
A Maria voglio dire
grazie per tutto quello che mi va insegnando ogni giorno, mentre con
lei medito i misteri della vita, sgranando il rosario.
Nessun commento:
Posta un commento