venerdì 1 giugno 2018

“La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni” (Mc 11,17)


“La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioni” (Mc 11,17)


Ciò che succedeva ai tempi di Gesù, continua ad accadere anche oggi, non soltanto perchè davanti ai santuari ci sono bancarelle di ogni tipo che vendono lasciapassare per il paradiso.
Non bisogna andare molto lontano per accorgerci che con Dio abbiamo un atteggiamento simile a quello dei mercanti quando pretendiamo da Lui grazie perchè abbiamo fatto non so quante novene, detti infiniti rosari, partecipato a tutte le messe obbligatorie e facoltative, abbiamo svolto più di un servizio in parrocchia ecc ecc.
Dimentichiamo che la gratuità è la caratteristica di Dio e se pretendiamo che lui esaudisca i nostri desideri perchè siamo buoni, non abbiamo capito niente di Lui.

Il tempio del Signore con il Battesimo è diventato il nostro corpo dove la Parola, accolta e custodita, deve venire alla luce e tutti ne siano illuminati.
Così ha fatto Maria che Dio ha scelto come madre di suo figlio, icona della Chiesa e di ogni credente.
Chi si serve del tempio (il corpo) per arricchire se stesso è destinato a perdere anche quello che ha.
La parola di Dio, il Verbo incarnato è parola d'amore che, attraverso di noi, deve raggiungere il cuore di ogni uomo, per convertirlo e salvarlo dalla morte.
«E anche a te una spada trafiggerà l'anima», dice il vecchio Simeone a Maria, il tempio puro e immacolato che il Signore si è scelto.
La sofferenza è il prezzo perchè il dono del corpo generi la vita.

Signore perdonaci e salvaci dalla presunzione di meritarci quello che tu gratuitamente dai ad ogni uomo perchè siamo tuoi figli redenti con il sangue preziosissimo di tuo figlio, che ha già pagato in misura sovrabbondante il prezzo del nostro riscatto.

Nessun commento: