venerdì 9 ottobre 2020

Chi non è con me, è contro di me, (Lc 11,17)

 Chi non è con me, è contro di me, (Lc 11,17)

La Parola di oggi ci invita a stare svegli, ad essere vigili e attenti perchè Il nemico le studia tutte per impadronirsi della nostra casa.
Il nostro problema sta nel fatto che non vogliamo che il diavolo vi entri e ci tormenti e ci schiavizzi, che il male imperversi sì da renderci la vita impossibile, ma dall'altra non permettiamo al Signore di entrare e di diventare Lui il nostro difensore, permettendogli di abitare Lui nella nostra casa.
Non vogliamo sottostare a nessun padrone e vorremmo decidere da soli ciò che ci piace fare senza intrusioni di sorta, liberi da qualsiasi condizionamento, in modo autonomo, egoistico, separati da tutti, isolati dal male, non contaminati da nulla .
Insomma vorremmo tenere la nostra casa pulita senza la fatica di pulirla ogni giorno e non permettendo a nessuno di entrarvi e di viverci.
Certo che abbiamo delle belle pretese, da noi si dice " la botte piena e la moglie ubriaca"
Quanti cristiani vivono con il piede in due staffe, non volendo compromettere la propria vita con una scelta radicale!
Io, anche se mi ci metto d'impegno, mi ritrovo sempre a confessare lo stesso peccato di tradimento, idolatria, di mancanza di coraggio a denunciare il male o ad oppormici, o a chiudere gli occhi davanti a ciò che offende il Signore, per paura, per pigrizia, per distrazione, per quieto vivere.
Questa mattina mentre meditavo imisteri dolorosi ho pensato al tradimento di Giuda. Quante volte io ho tradito il Signore, non mettendolo al primo posto, non permettendogli di abitare nella mia casa?
E poi ho pensato al sonno di quei discepoli fidati che Gesù aveva chiamato nell'orto degli ulivi perchè si unissero alla sua preghiera e non lo lasciassero solo in un momento di grande prostrazione e tentazione.
"Vegliate e pregate" dice il Signore e questo non è avvenuto per Pietro Giacomo e Giovanni che pure erano stati scelti per assistere alla trasfigurazione di Gesù, a fare esperienza di ciò che azzerava ogni tipo di previsione funesta.
Non ci riuscirono a stare svegli i più intimi amici e lo lasciarono solo.
Quante volte lasciamo sole le persone negando loro anche solo uno sguardo di misericordia, un gesto di tenerezza, il dono di un frammento del nostro tempo vissuto in modo convulso!
Abbiamo sempre tante cose da fare , cose che ci distolgono dal pensare ai bisogni degli altri, dei piccoli di Dio.
In questi ultimi giorni ho fatto esperienza di quanto il tempo si dilati se lo si vive nella grazia del Signore.
Solo due giorni fa volevo frantumare il cielo, mandare all'aria i buoni propositi con tutto ciò che alimenta le mie giornate.
Mi sentivo braccata da ogni parte nel fisico negli affetti e nei beni materiali colpita come accade durante un bombardamento mirato o uno tsunami.
Si era rotto anche il pc definitivamente, oltre tutto il resto.
Volevo, volevo, volevo, non so cosa volevo ma sicuramente un urlo al cielo compresso ce l'avevo da indirizzare, sperando di svegliare Dio che non ascoltava la mia preghiera.
Avrei voluto urlare BASTAAAAAAAAAAAA!!! ma le ruote della macchina mi hanno portato in un confessionale dove c'era ad aspettarmi il Signore che attraverso padre Carlo mi ha accolto e rassicurata, mi ha dato la pace e riacceso la speranza.
Ho capito chi voleva esasperarmi e da lì ho ricominciato il cammino riprendendo in mano la candela del battesimo e con la piccola luce che da essa si sprigionava ho cercato di fare un passo alla volta ringraziando per quel passo e non preoccupandomi del successivo. Era ancora tutto buio ma io avevo riacceso alla luce di Cristo quello strumento indispensabile per non impazzire di paura e per orientarmi in un paese pieno di macerie.
Ho visto altre luci che si accendevano e tutta la casa si è illuminata.....
Gaetana Desira, Laura Soccorsi e altri 22
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