venerdì 6 marzo 2020

"Va prima a riconciliarti con tuo fratello" (Mt 5,24)


"Va prima a riconciliarti con tuo fratello" (Mt 5,24)

La parola di oggi ci scomoda perchè spesso andiamo in chiesa per non sentire, per non vedere, per non sopportare le persone moleste che ci stanno intorno.
In chiesa cerchiamo la pace separandoci dagli uomini, lasciandoli fuori dalla porta perchè con Dio si può andare d'accordo, con certe persone è addirittura impossibile.
E' questo è il guaio di noi cristiani che siamo bravi a perdonare solo quando le persone che ce l'hanno con noi o che noi non sopportiamo stanno lontane, non le vediamo e non le facciamo esistere.
Gesù non ha peli sulla lingua e, specie in questo periodo di penitenza quaresimale, insiste sulla necessità del perdono da accogliere e da dare perchè si realizzi il suo progetto di amore, vale a dire progetto di vita.
L'immagine che mi viene in mente è un campo sterminato irrigato dall'acqua che è stata convogliata in un acquedotto a cui ogni pezzo di terra, ognuno di noi è allacciato attraverso un rubinetto erogatore personale.
E' chiaro che, se il rubinetto non viene aperto o si intasa è necessario che si provveda a rimettere in funzione ciò che dà vita al terreno, ciò che lo fa fruttificare, ciò che non lo trasforma in un groviglio di spine e di ortiche.
A chi il compito di mantenere puliti gli erogatori?
Certo che il proprietario del campo è il primo che se ne deve preoccupare.
Ma capita che, se la pioggia scende dal cielo, non ci si sente obbligati a fare manutenzione.
A volte capita anche che quando puliamo la nostra casa non facciamo caso a dove gettiamo i rifiuti, spesso danneggiando con la nostra sporcizia un bene comune o la proprietà di un nostro vicino.
Può capitare che agiamo in modo maldestro, senza cattiveria, ma solo con superficialità causando comunque un disordine come odio, rancore, rabbia del danneggiato.
Per questo Gesù ci dice di preoccuparci del bene degli altri prima che del Suo.
Perchè la sua unica preoccupazione è il bene dei figli che ha creato per essere come lui, eterni.
" Lasciatevi riconciliare da Dio!" è scritto.
Gesù ha fatto un trasloco dal cielo alla terra per riannodare i fili spezzati, per togliere all'uomo tutto ciò che impediva che gli venisse erogato l'amore .
Il problema sta nel fatto che anche se il guasto è colpa nostra, nostra responsabilità, il danno lo possono subire gli altri.
Per esperienza ognuno sa quanto sia oneroso riparare un danno provocato all'appartamento vicino, se il nostro impianto è malfunzionante, vecchio o maltenuto.
Dio sa di cosa abbiamo bisogno perciò ci ha dato l'esempio per primo spostandosi e venendoci a salvare.
Così dobbiamo fare noi, perchè lo stare bene degli altri fa stare bene anche noi e ci tiene al riparo dagli effetti delle ostruzioni che paralizzano le relazioni e distruggono la vita.

1 commento:

Gus O. ha detto...

La preghiera al Padre va detta anche mentalmente molte volte.

...rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori...

Ciao Antonietta.