"Ecco
la vergine partorirà un figlio che chiamerà Emanuele: Dio con noi"
(Isaia 7,14).
Kaìre=
Rallegrati.
Maria
madre dolcissima, madre castissima, madre senza peccato, madre
nostra, madre di Dio, a te questa mattina rivolgo la mia preghiera.
Kàire!
È
bello sentirsi dire queste parole.
Rallegrati,
sii contenta, sii felice, perché il Signore tuo Dio ti ha scelta
come culla di tutta l'umanità.
Maria
con te questa mattina voglio essere felice, voglio gioire, perché il
mio, il tuo Creatore ha scelto te per venire ad abitare in mezzo a
noi, attraverso di te è venuto a salvarci.
Maria
anche io sto sperimentando quando bene, quanta grazia si riversa su
chi lo teme, quanta consolazione, pace, gioia vengono a coloro che lo
temono.
Anche
io Maria mi sento ogni giorno di più riempita dalla sua grazia e mi
sento smarrita.
Non
riesco più a prescindere dalla sua presenza, i miei pensieri non
sono che per il grande mistero del quale sono stata fatta partecipe.
Maria
questa mattina sono rimasta turbata dall'incommensurabile portata di
questo annuncio.
Lo
smarrimento e anche la paura di aver osato tanto mi hanno fatto
desiderare di chiamarti in mio soccorso e di non separarmi mai da te.
"Stringimi
forte la mano, tu forte e clemente" dice un canto a te rivolto.
Questa
mattina ho sentito forte l'esigenza di qualcuno che mi guidasse nel
Santo viaggio per non perdermi, per non smarrire il senso reale della
Parola di Dio.
Maria
tu, umile fanciulla, donna come noi, sei stata scelta per il più
nobile, grande servizio al nostro Dio e a tutti noi.
Ti
sola puoi fare da ponte a che superiamo l'abisso delle nostre paure,
della nostra inadeguatezza, l'abisso che ci separa da Dio.
Maria
stringimi forte la mano, non lasciarmela mai e non permettere che io
allenti la presa.
Tu
hai sempre vigilato sulla mia vita, le preghiere che ti sono state
rivolte tu le hai presentate a Dio e hanno sortito l'effetto
desiderato.
Anche
io mi chiamo come te, come anche le mie sorelle, tutte consacrate a te.
Maria
vigila sulla mia famiglia, aiutami a superare i momenti di sconforto,
ma specialmente non mi abbandonare quando il grande mistero mi
disorienta sì da farmi paura.
Sii
l'intermediaria dolce e forte tra l'Onnipotente e la sua creatura sì
che non pensi di osare troppo o di fuggire per non incrociare il suo
sguardo.
Il
timor di Dio sia un sano timore, non frutto di paura come quello che
ha impedito un rapporto fecondo con il Padre, con il Figlio, con lo
Spirito Santo nella mia infanzia.
Maria
oggi sento che il “Kàire” è rivolto anche a me, perché il
Signore vuole riempire della sua grazia chi ha il cuore aperto e
disponibile ad incontrarlo.
Maria
aiutami a tenere la casa in ordine, ricordami le cose che non è
giusto fare, non farmi mai dimenticare chi è l'ospite d'onore,
aiutami a non disorientarmi quando le prove della vita mi portano
lontano dalla fonte della luce.
Maria
Santissima con fervore poche volte ti ho invocato, con poca
convinzione ho rivolto a te la mia preghiera, perché pensavo che di
te non ci fosse bisogno, dal momento che avevo incontrato il Signore
e che potevo direttamente parlare con Lui.
Ti
ho messo da parte ma tu non te la sei presa e hai continuato a
provvedere a me, nonostante le preghiere fossero poco sentite, in una
parola imperfette.
Maria
ora so che non posso fare a meno di te.
Questa
mattina ho toccato con mano quanto sia importante avere una madre che
ci aiuta a diventare grandi, una madre che ci aiuta a camminare piano
piano verso la meta.
Ho
capito, madre dolcissima, che non posso più fare a meno di te.
Ogni
volta che ho chiesto a te una grazia sono stata esaudita.
La
conversione di Gianni il mio sposo, la nascita di Giovanni il nostro
nipotino, la pace nella nostra famiglia è passata dalle tue mani.
Sia
che ti preghi pensando alla Santa Casa di Loreto, il luogo da me più
frequentato, sia che ti preghi pensando a Lourdes dove scaturisce
l'acqua santa che ha placato i dolori di tante notti insonni,
quell'acqua di cui mi cosparse mio padre quando vide che non riuscivo
a guarire.
Sia
che ti penso destinataria delle preghiere di mia madre, di nonna
Antonietta, di mio padre, quando invocava il tuo aiuto ogni volta che
aveva un dolore al petto, nella mia vita sei stata sempre presente.
Ma
solo questa mattina percepisco la portata di questo aiuto e
l'imprescindibile aiuto che devo chiedere ogni volta che mi metto di
fronte al Signore per non smarrirmi e perderlo di vista.
Maria
aiutami ancora, aiutami in questo Santo viaggio, aiutami a soffrire
con te, aiutami a non perdermi mai di coraggio, aiutami a percepire
la gioia di una notizia, di un annuncio che dilata, squarciandolo, il
cuore di pietra.
“ Kàire,
Kairète” ( rallegrati, rallegratevi) mi viene da dire.
Quanto
vorrei che tutti, madre santa, potessero gioire per questo evento che
ha sconvolto la storia e ha rimesso in discussione tutti gli assiomi.
Maria
cosa posso fare perché la gente si accorga che Gesù non è nato
invano, come posso, possiamo convincere chi non crede che la salvezza
è vicina, che è vero, proprio vero che siamo chiamati a vita nuova,
ad un mondo purificato dal peccato e dall'ingordigia, un mondo dove
il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, dove pace e giustizia si
baceranno.
Maria
quello che c'è scritto sento che si attuerà, credo che si attuerà.
Che
non si perda nessuno di quelli che tuo figlio ti ha affidato e
attraverso di te ha affidato ai suoi testimoni.
Maria
il mondo è cieco, ma la tua fede ha salvato il mondo.
Continua
la tua infaticabile opera di evangelizzazione, portando il tuo Gesù
ad ogni uomo che non lo conosce.
Tu sei andata, quando ancora l'avevi in grembo, da tua cugina e
Giovanni le balzò nella pancia, sussultò senza vederlo il
precursore,ma intuì attraverso le tue parole che c'era il Salvatore.
Giovanni
predicava la venuta di Gesù senza averlo mai incontrato prima.
Credette
però alle Scritture, muto nel grembo di sua madre, profetizzò la
venuta del Salvatore.
In
questo Natale Maria vorrei vivere l'esperienza di un invito a Gesù.
Non
ho fatto il presepe tradizionale, ne ho fatto uno tutto di cielo dove
su un pezzo di roccia ho poggiato il bambino.
Il
presepe lo voglio costruire con le persone che verranno a stare con
noi.. Saranno i tanti Gesù in cui Lui si nasconde.
Maria
fa che questo sogno possa avverarsi, fa che quest'anno il presepe
comprenda tutto il mondo e nessuno si senta escluso dal farne parte.
Giovanni,
il nostro nipotino, ha detto che il suo presepe è di tutto il mondo.
Parole profetiche.
Nel
presepe quest'anno le statuine mancanti saranno quelle che riusciremo
ad invitare alla nostra mensa.
Un
presepe animato dove ognuno è un pezzo del grande scenario di
un'umanità redenta.
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