mercoledì 9 maggio 2018

"Il Signore li travolse in mezzo al mare" (Es 24-27)

SFOGLIANDO IL DIARIO...

"Il Signore li travolse in mezzo al mare" (Es 24-27)

Sto aspettando Signore che tu travolga i miei nemici in mezzo al mare, vieni presto non tardare!
Sono certa che tu mi libererai Signore, ma le forze sono allo stremo e il tempo dell'attesa si sta facendo insopportbile e io ho paura di non farcela.
I nemici mi inseguono, si sono accampati talmente vicini che sento il loro fiato addosso.
Del mio corpo stanno facendo scempio, si dividono tutte le mie ossa. Signore ti prego, non permettere che il tuo santo veda la corruzione, che i miei occhi si spengano senza aver visto la tua vittoria, che la mia bocca sia cucita con lacci di morte sì che non posa lodare il tuo nome e cantare le tue meraviglie.
A che serve che mi hai salvato durante le battaglie, i pericoli, le catastrofi di questa vita se triste me ne vado dalla tera dei viventi?
A che giova che sei stato il mio aiuto se ora che ne ho più bisogno non sento il tuo sguardo posato su di me, non vedo la tua compassione, te che ti chini e mi fasci le ferite e mi prendi in braccio e mi consoli, a che serve se oggi che sono stanca, afflitta da molti mali, incapace di sollevarmi da sola e senza nessun aiuto che non venga dal cielo mi sento abbandonata anche da te e da tua madre, dagli angeli e dai santi che hai messo sul mio cammino per custodirmi e liberarmi dal male con la loro intercessione?
Ho sbagliato tutto Signore?
Non ti ho pregato abbastanza o con lo spirito giusto?
Cosa ti ho fatto Signore perchè non ti muovi a pietà e mi liberi da questo dolore che mi sta logorando non solo il corpo, ma anche il cervello?
La speranza è ridotta ad un flebile lumicino e l'abisso si apre davanti ai miei pasi e le forze mi stanno abbandonando e la situazione diventa sempre più ingestibile.
Perchè sei sordo alle mie preghiere?
Perchè Signore oggi non rispondi al grido della mia supplica?
Finirà anche per me il tempo dell'afflizione, tornerò a cantare le tue lodi nella grande assemblea, racconterò le tue meraviglie a quelli che hanno bisogno di sperare, essendo convincente?
Mi sembra che mi sono affaticata invano Signore, e non riesco a rimanere in equilibrio su questo ponte traballante che tu hai gettato nel mondo perchè ti raggiungessimo e stessimo al sicuro.
Non riesco più neanche a chiederti con fede di porre fine a questo martirio, nè a consegnare la mia volontà nelle tue mani, perchè ho paura di soffrire di più di quanto non soffra, ho paura che a questa si aggiunga un'altra piaga che si aggiunge a tutte quelle che già stanno distruggendo il mio corpo.
Un tempo mi accadeva di vivere momenti di grande difficoltà, prove durissime nella gioia di essere a te unita nel dolore, per la redenzione del mondo.
Un tempo ero grata a te che mi avevi scelta a collaborare al tuo progetto di salvezza e mi bastava, anche se la sofferenza era tanta.
Ma oggi anche questa consolazione non la trovo e tutto mi sembra irreversibilmente doloroso e vano, come vane sono stati tutti i viaggi della speranza, le ricerchè , gli antidoti, gli interventi per far funzionare questo corpo che tu mi hai dato.
Questo corpo ora sembra non essere più in grado di assolvere a qualsiasi funzione vitale, questo corpo ora urla con quanto fiato ha in gola il suo tormento, la sua delusione, la sua disperazione.
Fino a quando Signore permetterai che i miei nemici mi divorino la carne e i muscoli e i tendini e mi spezzino le ossa e mi diano in pasto agli uccelli della morte?
Fino a quando la misura non è colmata Signore?
Quali sono i miei nemici? Dimmelo ti prego!
Io so che tu non vuoi che l'uomo muoia, ma che viva in eterno, so e credo che mi hai creato per amore e mi hai chiamato all'amore, so che di ogni lacrima, di ogni sofferenza tu farai e fai un uso buono per me e per gli altri, lo so ci credo, ma ora, ora, Signore ho bisogno di te.
Mi stai ascoltando?
Maria dove posso trovarti, ora che sento forte il bisogno di una madre che mi assista in questo momento di prova dolorosa?
Io vi cerco, vi invoco, vi supplico, vi chiamo.
Venite presto in mio aiuto, datemi la pace del cuore, almeno quella.
Amem! Amen! Amen!

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