mercoledì 4 maggio 2016

Parola di Dio




LAMENTAZIONI (3,1-33)

1 Io sono l'uomo che ha provato la miseria
sotto la sferza della sua ira.
2Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare
nelle tenebre e non nella luce.
3Sì, contro di me egli volge e rivolge
la sua mano tutto il giorno.
4Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle,
ha rotto le mie ossa.
5Ha costruito sopra di me, mi ha circondato
di veleno e di affanno.
6Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi
come i morti da gran tempo.
7Mi ha costruito un muro tutt'intorno, non posso più uscire;
ha reso pesanti le mie catene.
8Anche se grido e invoco aiuto,
egli soffoca la mia preghiera.
9Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra,
ha ostruito i miei sentieri.
10Era per me un orso in agguato,
un leone in luoghi nascosti.
11Seminando di spine la mia via, mi ha lacerato,
mi ha reso desolato.
12Ha teso l'arco, mi ha posto
come bersaglio alle sue saette.
13Ha conficcato nei miei reni
le frecce della sua faretra.
14Sono diventato lo scherno di tutti i popoli,
la loro beffarda canzone tutto il giorno.
15Mi ha saziato con erbe amare,
mi ha dissetato con assenzio.
16Ha spezzato i miei denti con la ghiaia,
mi ha steso nella polvere.
17Sono rimasto lontano dalla pace,
ho dimenticato il benessere.
18E dico: «È scomparsa la mia gloria,
la speranza che mi veniva dal Signore».
19Il ricordo della mia miseria e del mio vagare
è come assenzio e veleno.
20Ben se ne ricorda la mia anima
e si accascia dentro di me.
21Questo intendo richiamare al mio cuore,
e per questo voglio riprendere speranza.
22Le grazie del Signore non sono finite,
non sono esaurite le sue misericordie.
23Si rinnovano ogni mattina,
grande è la sua fedeltà.
24«Mia parte è il Signore - io esclamo -,
per questo in lui spero».
25Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca.
26È bene aspettare in silenzio
la salvezza del Signore.
27È bene per l'uomo portare
un giogo nella sua giovinezza.
28Sieda costui solitario e resti in silenzio,
poiché egli glielo impone.
29Ponga nella polvere la bocca,
forse c'è ancora speranza.
30Porga a chi lo percuote la sua guancia,
si sazi di umiliazioni.
31Poiché il Signore 
non respinge per sempre.
32Ma, se affligge, avrà anche pietà
secondo il suo grande amore.
33Poiché contro il suo desiderio egli umilia
e affligge i figli dell'uomo.

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