" Pregando non sprecate parole"(Mt 6,7)
Hai ragione Signore a ricordarci che quando preghiamo non dobbiamo sprecare parole e dire l'essenziale, ciò che ci serve per stare bene.
Tu sai di cosa abbiamo bisogno ed è inutile ricordartelo. Ci vedi, ci conosci, ci hai fatto tu. Conosci i nostri pensieri prima ancora che giungano alla mente, vedi tutto ciò che ci accade senza filtri perchè sei in cielo in terra in ogni luogo e niente ti è nascosto.
Tu sei padre, sei nostro padre perchè ci hai creato e non possiamo nè dobbiamo dimenticarlo. Purtroppo lo facciamo spesso e ci perdiamo. Il difficile sta nel sentire, nel percepire che non siamo figli unici e che non possiamo prescindere dagli altri, che non possiamo fare a meno degli altri, che dobbiamo farci carico degli altri, come accade in qualsiasi buona e sana famiglia dove si vive amandosi e condividendo tutto quello che c'è.
Ricordo , quando ero bambina, quanto mi pesava dividere con i miei fratelli il poco cibo che mamma preparava, specie se avevo tanta fame o era una cosa golosa come le patatine fritte o un dolce.
Ricordo che mi pesava condividere la stanza con le mie sorelle perchè non ero libera di accendere o spegnere la luce a mio piacimento. Tante cose mi sono pesate nella mia infanzia, tutte derivanti dalla necessità di condividere lo spazio, il cibo e anche il bagno.
Oggi Signore tu ci ricordi ciò che è essenziale per vivere nella tua casa e stare bene.
Mi ha colpito la conclusione del vangelo di oggi.
" Se infatti perdonerete agli uomini le loro colpe , il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi", parole che rispondono a quelle che mi risulta più difficile da pronunciare" Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori".
Del Padre nostro che ci hai insegnato è la parte che sono sempre tentata di saltare per paura che tu mi prenda sul serio perchè sai che non sono capace di perdonare come tu hai fatto e continui a fare noi che siamo peccatori impenitenti.
Ma se tu ribadisci questo aspetto del rapporto tra noi figli tuoi, evidentemente è il più importante.
Che sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà allora dipende da noi, visto che insisti così tanto sulla necessità di perdonare.
Allora viene da chiedersi: a chi giova?
A te forse a cui non manca niente o a noi?
Nel Padre nostro chiediamo le cose che ti servono o ci servono?
Non credo anzi sono certa che tu ci ha suggerito le parole giuste perchè sai di cosa abbiamo bisogno.
Il perdono è un superdono, un donissimo, che riceviamo da te. La tua paternità ritrovata riscoperta, donata con il Battesimo e nel Sacramento della Riconciliazione è frutto del tuo amore che non guarda a quanto siamo bisognosi di essere assolti dalle nostre inadempienze, quanto al desiderio di stare con te, rimanere nella tua casa e farci aiutare in tutto ciò che non riusciamo a fare.
Tu solo puoi renderci capaci di fare lo stesso dono ai fratelli, tu solo Signore puoi portare pace e renderla stabile nella famiglia che ti sei scelto. Tu ci chiedi di non monopolizzarti, di condividere il dono grande immenso che ci hai fatto morendo sulla croce. La condivisione dell'amore non ci toglie nulla anzi aumenta la nostra capacità di estendere a vicini e lontani la tua tenerezza, il tuo abbraccio, la tua cura costante.
Svuotandoci ci riempiamo e ci dilatiamo. E' questa la tua volontà, è questo il tuo regno dove i tuoi figli gioiscono nello stare insieme e nel sentirsi una sola cosa con te.
A Maria voglio dire grazie perchè ogni volta che prego il padre nostro mi aiuta a dire con convinzione e fede "sia fatta la tua volontà".
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