mercoledì 14 dicembre 2011

Ora capisco



Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva.

"Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me.

" Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte.

Lui non volle accompagnarli. "Se venissi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. Vi starò ad aspettare. "Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare.

Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte.

"Se è Natale, pensò, meglio che sia bianco". 
Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. 
Poco dopo venne interrotto da un rumore seguito da un altro e subito da altri. Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo. 
Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve. La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra. 
"Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo... però come posso aiutarle? "Pensò che la stalla dove si trovava il cavallo dei figli sarebbe stato un buon rifugio, velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla, spalancò le porte e accese la luce. 
Però i passerotti non entrarono. 
"Forse il cibo li attirerà," pensò. 
Tornò a casa per prendere delle briciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla. Si angustiò nel vedere che gli uccelli ignoravano le briciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerle in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Si dispersero nelle diverse parti meno che verso il caldo e illuminato rifugio. 
"Mi vedono come un estraneo che fa paura", pensò.

"Non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me... Se solo potessi trasformarmi in uccello per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli! "In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare. L'uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale. 
Allora si inginocchiò sulla neve: "Ora si, ora capisco", sussurrò. "Signore, ora capisco. Ora capisco perchè ti sei fatto uomo... " 
 http://www.pensieridelgufo.it

5 commenti:

Gus O. ha detto...

Questo racconto mi ha commosso.
Ciao.

Anonimo ha detto...

ciao sono cristina
arrivo da nives
di civuoleunfiore
bello il raccontino è tuo?
in caso contrario mi puoi far sapere l'autore
cio cristina

Censorina ha detto...

Che bello questo racconto cara Antonietta, semplice e oltremodo significativo. Per trasmettere la fede non occorrono grandi paroloni che, viceversa allontanano. Lo copio e lo invio alla mia nipotina. Grazie.

Daniela Fassio ha detto...

Molto bello e denso di significato!

Come stai?
Io quasi ci sono al verdetto!!!

lucianadal.blogspot.com ha detto...

Sono felice per averti trovato. Ho letto: trovo questo racconto molto bello! Vedo se riesco a copiarlo...Abbracci.