(Lc 10,21-24)
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia
nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai
piccoli. Sì, o Padre, perché così hai
deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a
me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non
il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e
colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
"Un germoglio spunterà dal tronco
di Jesse.." così comincia la liturgia di oggi, un germoglio che
porterà pace e giustizia sulla terra.
A guardare bene non sembra che le cose
siano tanto cambiate dai tempi di Gesù, anzi le guerre si sono
moltiplicate non solo tra le nazioni, ma quel che è peggio
all'interno delle famiglie.
Allora Gesù è venuto invano, viene
da pensare, il germoglio si è seccato, visto che per non offendere
la sensibilità di chi non crede, dobbiamo ribattezzare il Natale e
tutto ciò che gli concerne.
Gesù dice:" Beati gli occhi che
vedono ciò che voi vedete",rivolgendosi ai discepoli che, per
essere tali, hanno dovuto diventare piccoli come bambini.
Perchè la verità del regno è
nascosta ai sapienti e ai dotti, ma è stata rivelata a chi frequenta
questa straordinaria e inusitata scuola dell'infanzia, dove Gesù, il
più piccolo tra i piccoli, è il Maestro.
I gigli dei campi, gli uccelli del
cielo, chi ha tempo di guardarli... le meraviglie della creazione chi
ha il tempo per fermarsi a contemplarle?
Si va al cinema per ammirare e godere
degli effetti speciali di suoni e colori inventati dalle macchine che
scimmiottano la perfezione del creato, e nello stesso tempo non ci si
stupisce per un germoglio che spunta da un pezzo di legna da ardere o
dell'erba che continua a spuntare dalle crepe dei muri di case
diroccate.
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