venerdì 18 luglio 2014

(Gv 8,32) Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi

 
(Mt 12,1-8)
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
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Quanti falsi sabati osserviamo, quanti ci pesano come un macigno!
Da quanti sabati dobbiamo essere liberati, Signore!
Quelli dell'ipocrisia, del dover essere, quelli della menzogna imbiancata di verità, quelli della compiacenza al più ricco, al più forte, al più famoso, al più...
Quelli che osserviamo per paura di essere giudicati da te e dagli uomini, quelli della compiacenza ad una prassi vuota di significato.

Signore liberaci da tutte le sovrastrutture che ci impediscono di cogliere lo spirito della legge, rendici capaci di distinguere il bene dal male, l'essenziale dal superfluo, la verità dalla menzogna.
Nella Bibbia per ben 365 volte ci ripeti "Non temere, non avere paura".
365 volte, tanti quanto sono i giorni dell'anno.

Se riuscissimo, anche solo per un momento, a convincerci che non parli a vanvera, che sei Padre e non giudice, che ci ami non per quello che facciamo, ma perchè ci hai creato e siamo tuoi
Se riuscissimo...
Signore forse ci è capitato di sperimentare la tua grazia, la tua dolcezza, la tua sollecitudine...
Forse più di una volta ci siamo sentiti guardati e guariti da te che ci hai aperto la mente e il cuore, abbattendo il muro di divisione dietro al quale ci eravamo nascosti per non mostrare la nostra nudità, fragilità, impotenza.
Più di una volta, Signore forse è successo... ma abbiamo la memoria corta e tendiamo a dimenticare tanti tuoi benefici.
Per questo continui a ripetere" Ascolta Israele..Israele, se tu mi ascoltassi!"
Il grido accorato di chi ci ama, vedendo il precipizio in cui irrimediabilmente abbiamo diretto la nostra corsa.

Ma un dio straniero ci ha chiuso le orecchie.
Signore perdonaci per tutte le volte che ti diamo per scontato, per quando ti attribuiamo colpe che non hai, per quando pensiamo che tu godi a mandarci le croci, a sottrarci il tempo allo svago, al divertimento, al lavoro, alla famiglia, ai figli, agli amici, per darlo a te.
Perdonaci quando non rispondiamo alla tua chiamata con gioia e ti obbediamo solo per paura.

1 commento:

ANGELO ha detto...

La ZIZZANIA ha radici superficiali e fa ombra alle radici del GRANO.
Confida in CHI ha FATTO il CIELO e la TERRA (comPRESA di MARE).