giovedì 20 settembre 2018

"La tua fede ti ha salvata!"(Lc 7,50)



Meditazioni sulla liturgia di 
giovedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario

"La tua fede ti ha salvata!"(Lc 7,50)

La peccatrice con il suo atteggiamento umile, pentito, adorante, testimonia visibilmente con i gesti ciò che Dio ha fatto per lei e mostra gratitudine a Gesù, incurante del giudizio negativo del padrone di casa, Simone il fariseo, e dei commensali, nei suoi confronti.
Il vero Cristiano deve suscitare domande, deve stupire, deve uscire fuori dagli schemi, quando tutto ciò è finalizzato ad esprimere a Dio la gratitudine per essere stati accolti, salvati, perdonati.
L'amore di Dio si manifesta nella riconoscenza che porta ogni salvato a rendergli grazie, a mettersi ai suoi piedi, a lavarglieli con le nostre lacrime, ungendoli con olio profumato, asciugandoglieli con i nostri capelli.
Ognuno di noi deve sentire l'impulso di fare a lui quello che lui ha fatto a noi, lavandoci i piedi per rimetterci in piedi.
Quindi nessuna vergogna a proclamare la nostra fede, a prostrarci davanti a Dio, a dire non solo con le labbra ma anche con tutto il nostro essere...
Signore grazie, Signore ti amo, Signore concedimi di rimanere qui ai tuoi piedi perché continui a prendermi cura di te, perché i tuoi piedi sono stanchi, sudati, gonfi...
Hai percorso e continui a percorrere tutte le strade del mondo,  per predicare il vangelo, la buona novella dell'amore che salva.
Concedimi Signore di darti questa piccola consolazione, questo conforto.
Chiamami Signore a questo ministero!
Ogni giorno canterò le tue lodi, se mi permetterai di farlo a te e mi aiuterai a non fare la schizzinosa per ogni fratello di cui non mi devo mai sentire migliore.
Voglio Signore che tu mi conceda di vedere un altro te in ogni persona che ha bisogno di essere rimessa in piedi attraverso il mio perdono, attraverso il mio abbassarmi e mettermi al suo servizio, ringraziandolo perché è il dono che tu mi fai di te stesso che continui a camminare per le strade del mondo.
Aiutami a non giudicare Signore, aiutami a fare quello che tu hai fatto ad ognuno di noi, aiutami Signore a non sentirmi mai a posto con te e con i fratelli.

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