sabato 7 novembre 2015

LA DISONESTA RICCHEZZA




sabato della XXXI settimana del TO anno dispari
ore 6.36
Letture: Rm 16,3-9.16,22-27; Sal 1444; Lc 16,9-15


"Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo" Rm 16,16


Un bacio, cosa è un bacio? Per Cristo il bacio fu il segno che era lui quello che dovevano prendere, il bacio di Giuda, il traditore.
Ci sono poi i baci degli innamorati, finchè durano, che ti fanno schizzare in paradiso. Finchè dura l'amore, il rispetto, la fiducia, l'attrazione.
Ci sono i baci di convenienza, poi, io li chiamo i baci dei capi di stato, che fanno finta, recitano un copione da cui non possono distaccarsi.
I baci delle mamme sono i più belli, quelli che non si dimenticano, perchè il solo ricordo ti scalda l'anima, ti riempie il cuore.
Io non ho ricevuto baci da quel che mi ricordo, quando ero piccola e poi divenuta più grande solo in occasione di partenze e di ritorni.
"I figli si baciano quando dormono" soleva dire mia madre e l'unico contatto con lei è il picolo segno di croce che tracciava sulla nostra fronte prima di andare a dormire, grazie a Dio.
A mio figlio non ho dato neanche quello purtroppo ma le vie del Signore sono infinite.
Se la mia vita è stata avara di baci e di abbracci, fatta eccezione del periodo del fidanzamento , ora di baci ne ricevo molti da gente che non conosco ma di cui condivido la fede.
E' il bacio santo di cui parla San Paolo?
Certo che anche tra noi cristiani c'è chi lo fa per dovere, chi per interesse e chi per amore sincero.
Al segno della pace illustri sconosciuti ti stringono la mano, ti abbracciano e ti baciano e tu senti che non è finzione ma forza prorompente per condividere la gioia di essere lì in quel luogo a mangiare dello stesso pane seduti alla stessa mensa, invitati dall'unico ed eterno Signore, Padre di tutti, dei buoni e dei cattivi, dei sani e dei malati.
Condividere la gioia di essere salvati, di essere figli di un unico Padre è la cosa più bella che ci possa capitare.
Il bacio è il segno di un'appartenenza ad una famiglia più grande, una famiglia dove  tutti i dissidi, le differenze, le distanze si ricompongono in Cristo nostro Signore.
Gesù nel vangelo di oggi parla di disonesta ricchezza da usare per acquistarsi degli amici che ti difenderanno davanti al tribunale di Dio.
A me questa mattina, Dio mi perdoni!, viene in mente che la più disonesta ricchezza è quella che abbiamo senza aver fatto nulla per meritarla, una ricchezza che ci è piovuta dall'alto, quando eravamo ancora peccatori e ancora lo siamo.
Come si potrebbe chiamare un bene così grande, quale l'amore di Dio, quando se abbiamo fatto qualcosa è proprio l'opposto per averne diritto?
Gesù ci invita a non tenerci per noi quello che ci dona gratuitamente, il suo bacio santo, santissimo, ma di dispensarlo non solo ai nostri amici, ma anche e soprattutto ai nostri nemici, se ci riesce.
Non dobbiamo tenere per noi, trattenere la grazia che ci elargisce, perchè noi siamo come serbatoi che più fanno uscire l'acqua e più si riempiono e si purificano.
Basta guardare di che colore è l'acqua quando apri il rubinetto di una casa che abiti solo durante le ferie. Il colore è marrone fino a quando l'acqua pulita trova lo spazio per riempirlo di nuovo.
Questa mattina voglio pregare così.
Signore ti ringrazio per quel piccolo segno di croce che mamma imprimeva sulle nostre fronti, prima diandare a dormire, per quei rosari che diceva la notte per la salvezza delle anime di noi 4 figli.
Sono i suoi baci santi che oggi mi stanno pervenendo dal cielo.
Ti ringrazio per tutti quelli che mi hanno testimoniato il tuo amore, per quelli con cui oggi lo condivido con gioia, con una consapevolezza sempre più forte e riconoscente. Ti prego di rendere il mio corpo meno rigido a ricambiare gli abbracci che attraverso i tuoi amici mi fai giungere.
Signore abbassa, infrangi le mie difese, sì che non arretri di fronte a ciò che potrebbe ferirmi e farmi male.
Che ogni gesto sia gesto d'amore, che ogni bacio sia soffio del tuo Spirito!

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