" Amerai il prossimo tuo come te stesso"(Rm 13,9)
Non è facile amare tutti
Signore, si fa fatica a perdonare a ricambiare il male con il bene, a
passare sopra a tante ingiustizie, cattiverie, tradimenti. Non è
facile e a volte addirittura impossibile percorrere le vie della
riconciliazione, non è umano mi viene da dire.
Quando ai fidanzati che
si preparano a ricevere il Sacramento del matrimonio diciamo che
devono essere pronti a perdonare il coniuge anche se tradisce ,c'è
una ribellione, un rifiuto a prendere in considerazione questa che
sembra una postilla, un optional di cui non tenere conto.
Salvo poi mettersi
l'anima in pace pensando che a loro non può accadere perchè si
amano e l'ipotesi quando sono innamorati non li riguarda per niente.
Molti di quelli che si
sentivano sicuri del loro amore si separano a causa di un tradimento.
Signore se non ci fossi
tu sicuramente avrei fatto terra bruciata intorno a me in nome della
mia giustizia che non contempla la debolezza, il limite dell'altro,
ma solo il mio diritto ad essere amata, rispettata, per quello che
sono, che faccio, dico, dono.
La cosa più brutta è
l'ingratitudine, sentirsi scontati, invisibili per quelli che hai
beneficato.
E' un vero tormento.a
Eppure tu Signore metti
al primo posto il comandamento dell'amore che è la garanzia di
qualsiasi progetto finalizzato alla sicurezza tua e nostra.
Sembra strano che tu
Signore ci chieda di metterti al primo posto, di anteporti a
qualsiasi persona o interesse perchè le nostre azioni vadano in
porto.
Potrebbe non interessarci
la tua proposta di essere tuoi discepoli, vale a dire di seguirti,
rinnegando tutto e sollevando sulle nostre spalle la croce, l'unico
bagaglio consentito per affrontare il cammino della vita.
Quando pensiamo alla
croce ci vengono in mente tutti i problemi che abbiamo che non
possiamo risolvere, tutte le cose che ci schiacciano e ci impediscono
di fare quello che ci pare e piace.
Il peso più grande che
non riusciamo a portare è la nostra incapacità di amare, di
benedire quelli che ci maledicono, di ringraziarti per tutto ciò che
ostacola la realizzazione dei nostri progetti, che fa naufragare le
nostre aspettative.
Il nostro poco amore
Signore ci toglie la pace, ci rende la vita un inferno.
Sperimentiamo ogni giorno
l'incapacità o la cattiva volontà delle persone di amarci e non ci
mettiamo mai in discussione.
Sono gli altri a farci
soffrire, gli altri che ci hanno fatto diventare aridi, egoisti e
soli.
Gli altri...
Poi scopriamo per grazia
che tu sei l'Altro, in te possiamo riconciliarci con il mondo intero
senza fatica, perchè ti sei caricato sopra le spalle tutte le nostre
croci, il nostro piccolo amore e lo hai trasformato assumendolo sulla
tua carne in occasione di vita.
"Forse mi passa se
abbraccio qualcuno!" disse Giovanni in piena crisi di asma e tu
Signore ci fai le catechesi attraverso i bambini e ci dici di
sollevare lo sguardo al crocifisso dove nelle tue braccia troviamo la
capacità di allargare le nostre braccia e di accogliere e amare
tutti quelli che ti stanno a cuore, vale a dire sono vicini al tuo
cuore.
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