(Samuel Bak:Luce della memoria)
Oggi, 27 gennaio si celebra la giornata della memoria perchè non si dimentichino i crimini commessi nell'ultima guerra mondiale contro gli Ebrei.
Il pittore Samuel Bak, superstite dell'olocausto, rimasto cieco, continua a ricordare le ferite inferte a lui e al suo popolo con i suoi quadri.
Da essi si leva per noi una voce possente: non possiamo dimenticare quello che ha fatto l’uomo. Potrebbe riaccadere. Ma neppure possiamo ricordare solo ciò che ha fatto l’uomo: se morisse nel cuore la luce della fede e della preghiera, riaccadrà. Ricordiamo sì, l’antico dolore, ma per tenere desta in noi la memoria dell’Onnipotente. Fra gli edifici della morte ce ne sarà sempre uno in cui si custodisce fedele il fuoco della vita. E la speranza ci salverà.(fonte: Il Giornale)
Sul muro di una prigione hanno trovato scritto:
Credo nel sole
anche quando esso non
risplende.
Credo nell'amore
anche quando non lo sento.
Credo in Dio
anche quando tace.
eco del
Salmo 136
"Mi si attacchi la lingua al palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia"
Giovanni spesso mi chiede di parlargli della guerra in cui il nonno, che è andato in cielo a riabbracciare il suo papà, ha combattuto.
Io gli racconto del rosario detto mentre passava il fronte e delle bombe che tacquero all'amen finale, gli racconto di nonna Antonietta che, quando scoppiavano i temporali, ci chiamava a raccolta sul grande lettone affidandoci alla Madonna, gli racconto di quando è nato, accompagnato dalle nostre preghiere.
11 commenti:
Le mamme salveranno il mondo... grazie della tua testimonianza così luminosa e coraggiosa!
Chissà se era una cosa che capitava spesso di attaccarsi la lingua la palato.
A volte mi capita che siccome si vede che parlo male con la gola, mi si secca e non posso più parlare.
A Farindola mi dicevano che avevano le campane d'oro. Quando si avvicinavano dei temporali molto brutti, di grandine o tempesta, le suonavano e le nuvole si rompevano e il paese era salvo. Poi le campane d'oro le hanno vendute.
@riccardo Hai provato a fare la rieducazione della voce? Io, da quando sono stata costretta a farlo dopo gli interventi, non ho più perso la voce, nè mi si è attaccata più la lingua al palato.Con sommo rammarico di chi chi mi sta vicino.
@donlucap Grazie delle sue parole. Rinfrancano l'anima, specie se vengono da uno che ha una malattia contagiosa come quella di essere sacerdote.
I sacerdoti che conosco e che frequento sono molto avari di parole, specie quelle che ti risuscitano.
"Credo nel sole anche quando esso non risplende.
Credo nell'amore anche quando non lo sento.
Credo in Dio anche quando tace".
Abbiamo tanti motivi per non credere...
Ma crediamo nel sole, nell'amore, in Dio.
(E speriamo che siano davvero tanti i sacerdoti che sappiano contagiare i cuori e le menti e le coscienze a credere!).
Carlo.
(tra parentesi l'aggiunta di Pasquale).
Ma non so: dici che ne vale la pena alla mia età a mettermi a fare la correzione della voce? Tanto mica devo parlare in pubblico. Quello che è è.
Non è correzione, è rieducazione. Vale a dire che s'impara a far passare l'aria lì dove non fa danni, perchè non tocca le corde vocali.
Se ti piace cantare, ne vedrai delle belle.
Caspita ieri sera in chiesa c'era un ragazzo che leggeva. Aveva una voce da attore, profonda, pareva un quarantenne, un doppiatore.
Faceva contrasto tra il suo fisico e la sua età.
#8
Si chiamava per caso Riccardo?
Carlo.
Buona domenica nel Signore!
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