giovedì 9 agosto 2018

Lo sposo




"Ti farò mia sposa per sempre" (Os 2,21)

Vorrei sentire il tuo sguardo posarsi su di me, vorrei essere da te consolata, rassicurata, stretta al cuore, vorrei Signore non sentirmi così smarrita di fronte a questo corpo in disfacimento.
Vorrei Signore sentirmi la tua sposa e sentirmi al sicuro tra le tue braccia.
Tante paure mi assalgono, ultimamente ho crisi di panico che pensavo non potessero più riguardarmi da quando ti ho incontrato. Purtroppo questo corpo se ne va per conto suo e ogni giorno ne inventa una per farmi soffrire, ma anche per farmi alzare gli occhi al cielo e farmi collegare a te.
Il dolore, la sofferenza è ciò che mi unisce al te, mio Sposo e forse, se non fossi così sofferente, non riuscirei a stare tanto vicina alla tua parola, a pendere dalle tue labbra, non riuscirei a pregare, perché sarei impegnata a fare altro.
Non voglio più pormi domande Signore.
Sono molto stanca.
Il pensiero che tutti questi percorsi che io continuo a fare per alleviare il dolore, per trovare un antidoto, per cercare una soluzione, non servono a niente mi smarrisce.
Questa vita Tu me l'hai donata e a suo tempo, mi hai fatto godere delle sue gioie senza che te ne rendessi merito e te ne fossi riconoscente, perché non ti conoscevo.
Era tutto scontato per me.
Ora Signore è arrivato il momento del silenzio. 
Non penso che servano parole a te Signore, perché non ti devo dare consigli, perché non sei capace di fare il tuo mestiere, non devo aprirti gli occhi perché tu vedi prima ancora che io mi renda conto di quello che ho davanti.
Tu soffri con me, patisci con me, sei con me, Signore.
Io sono qui.
Mi presento davanti al tuo altare come offerta, fa' tu quello che credi, però donami la forza, Signore, il coraggio, la fede.
Donami un cuore puro, una mente libera, uno spirito forte.
Fa' che possa, sappia affidarmi completamente nelle tue mani, fa' che ami la tua volontà, fa' che la tua volontà diventi la mia gioia.
Signore fa che nessuna lacrima, nessuna tristezza, nessuno smarrimento sia fine a se stesso, ma abbia un senso, che sia la chiave per aprire tante porte, per portarti tanti cuori aperti alla tua grazia.
Io non vedo se non in minima parte gli effetti di questo dolore, il mio e quello di tante persone che, come me, soffrono.
Ma tu lo vedi, tu sai tutto Signore.
Come quando si costruisce un grattacielo o una grande opera, solo il progettista ha la visione dell'opera finita.
Mi viene in mente l'immagine del massiccio del Gran Sasso in cui le montagne sono messe in una posizione tale che, per chi  guarda dalla costa adriatica, assume le fattezze di una bellissima donna distesa sull'orizzonte, la Bella Addormentata.
Mi ha sempre affascinato pensare che quella splendida opera d'arte è frutto dell' insieme di tante montagne piccole o grandi, belle o brutte che formano un capolavoro solo se le guardi da lontano.
Quando ci sei dentro infatti, quelle montagne non hanno nessuna attrattiva.
Cosa dirti Signore che non ti abbia già detto?
Pagine e pagine ho scritto in questi anni di conoscenza, di fidanzamento, di preparazione al matrimonio che mi chiami a celebrare... tante lettere che mi gira la testa,
Forse ti ho intontito di chiacchiere,anzi sicuramente, ma è stato un modo per tenermi collegata con te.
Ultimamente ho pensato che forse bastava quello che avevo già scritto e che avevo meditato abbastanza.
Da un po' di giorni sto riprovando il gusto di mettermi alla tua presenza e ascoltarti.
"Ti ho amato di amore eterno"..." Ti farò mia sposa per sempre"...
Come resisterti?
Come fare a meno di te?
Signore questa mia vita così tribolata, in cui io non vedo che fatica e dolore, possa guardarla con i tuoi occhi e amarla con il tuo cuore.
Per questo ti prego questa mattina. 

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