venerdì 12 maggio 2017

Una sedia per Gesù

"Non sia turbato il vostro cuore" (Gv14,1)

Della Parola di oggi ciò che mi toglie ogni turbamento è la certezza che Dio ci ha fatto conoscere la via per tornare definitivamente a casa, la Sua casa, la nostra casa.
"Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato" parole, come recita il Salmo, che sento rivolte a me, in quanto per grazia ho ricevuto il Battesimo e ne godo i frutti con gioia, con gratitudine con sempre nuovo stupore per i doni che da esso scaturiscono.

Il Battesimo ci ha immerso nell'acqua e nel sangue sgorgati dal costato di Cristo, ci ha risuscitati, ci ha dato il nutrimento per non morire, per essere eterni.
Gesù è andato a prepararci un posto e non dobbiamo essere turbati della sua ascesa al cielo.
Ma quel posto noi già lo occupiamo, l'abbiamo da sempre occupato nel cuore di Dio.
Di cosa dobbiamo avere paura?
Non è tanto Dio che deve prepararci un posto, (é morto per questo) quanto noi che, se non gli facciamo spazio, gli impediamo di entrare.
Il mio nipotino era ossessionato dal fatto che voleva trovare Gesù e gli venne in mente che forse lo avrebbe incontrato se gli avesse preparato un posto.
Dapprima fu folgorato dall'idea che bastasse una sedia vuota per far sedere Gesù, quando mangiavano, poi ci sarebbe entrato anche in macchina, stringendosi un po', quando andava fuori , una sedia nella sua camera, per averlo vicino la notte.
Ma la camera a malapena conteneva i due lettini, il suo e quello di Emanuele, dove mettere la sedia?
Così pensò che bastava fargli spazio nel letto e abbracciarselo sotto le lenzuola.
Prendiamo esempio dai bambini per abbracciare nostro Signore, preparandogli un posto nel nostro cuore ingombro da tanti pensieri inutili e dannosi
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