sabato 1 aprile 2017

Preghiera



" Mai un uomo ha parlato così" (Gv 7,46)


Sono qui Signore, mi vedi, mi hai visto, questa notte, questa mattina e ieri e gli altri giorni di passione, a te non sfugge niente perchè mi hai creato e io sono tua figlia.
Le tue parole sono balsamo per la mia anima, conforto nella sofferenza, porta di speranza quando il mondo sembra crollarmi addosso. 
Tu sei il mio rifugio, quando le grandi acque vogliono inghiottirmi, quando i miei assalitori mi perseguitano e mi dicono , sghignazzando"Dov'è il tuo Dio?".
Nelle veglie notturne di te mi ricordo, a te elevo l'anima mia, perchè sei stato il mio aiuto e la mia potente corazza.
Tu mi hai scelta Signore per una missione grande e io non voglio deluderti.
Se lo hai fatto hai anche valutato i rischi a cui andavo incontro, ma anche e soprattutto la grazia che non mi avresti lesinato nel momento del bisogno.
Tu non dimentichi nessuno dei tuoi figli e sei sempre all'opera perchè ritrovino la strada di casa.
Tu Signore ci doni continuamente la vita anche quando noi dimentichiamo che se respiriamo, se camminiamo, se pensiamo, se il cuore batte non dipende da noi ma da te.
Da soli non possiamo fare nulla, l'hai detto tu ieri nel discorso di rivelazione riportato da Giovanni.
Anche tu Signore hai vissuto la dipendenza dal Padre Dio, quando sei vissuto sulla terra come uomo, come un essere fragile e limitato con tutto quello che comporta.
Ma tu hai detto che tutto quello che avevi visto fare dal Padre tu lo facevi, perchè è da Lui che hai imparato tutto ciò che è necessario per non morire e per vivere in eterno nella pace,nella gioia .
Oggi c'è chi si chiede chi tu sia in base alla tua provenienza. .
Da Davide, da Beltlemme, da Nazaret...
Sembra importante per i farisei definire la tua identità dal luogo da dove provieni o dalla famiglia a cui appartieni.
Quando Giovanni, il libro di carne che mi hai donato, mi chiese chi eri gli dissi che tu eri il papà di tutti i papà e che dalla tua pancia,(giardino) eravamo venuti e lì dovevamo tornare. 
La risposta lo rese molto felice.
Quel giardino è il dono che tu Dio vuoi fare ad ogni uomo e per questo hai chiesto a Maria e lo chiedi ad ogni uomo la collaborazione a ripristinare la bellezza perduta.
Un luogo incolto e inaccessibile tu lo hai trasformato in un luogo di delizie.
Con tua madre, con tutti i santi che in te si sono innestati siamo diventati tuoi collaboratori indegni.
Tu ci hai scelto, fidandoti di noi, basandoti su cosa sapevamo fare.
Io sapevo soffrire e tu della mia sofferenza hai fatto uno strumento per dissodare la terra che mi hai affidata, la terra invasa dagli sterpi e dai rovi, terra capace di accogliere solo bestie feroci, impenetrabile.
Continuo a servirti Signore, lo voglio, ma non sempre con il sorriso sulle labbra.
La preghiera di lode spesso cede il passo allo scoraggiamento, alla fatica, alla paura.
Ma io confido in te Signore, perchè mai nessuno ha parlato a me come hai parlato tu. Per te Signore io voglio preparare una corona di gloria e offrirtela come segno di gratitudine per quello che stai operando nella mia vita.
E' veramente grande la tua misericordia e si stende su quelli che ti temono.
Prego perché con il tuo aiuto possiamo riconsegnarti ciò che gratuitamente ci hai donato arricchito dalla nostra buona volontà di collaborare al tuo progetto d'amore.

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