venerdì 21 aprile 2017

Incontri


Meditazioni sulla liturgia
 di venerdì di Pasqua
" In nessun altro c'è salvezza" ( At 4,12)

Mi piacerebbe che la Pasqua non avesse mai fine, che l'incontro con il Risorto non dipendesse dall'età, dal sesso, dalla bravura, mi piacerebbe che Gesù ogni giorno si mostrasse nelle pieghe sgualcite della mia storia, nei momenti di smarrimento, di angoscia, di pianto, nei tanti momenti in cui mi sembra di essermi affaticata invano.
Mi piacerebbe non stancarmi mai di cercare Gesù, anche se sbaglio luogo, anche se non sono in grado di riconoscerlo.
Mi piacerebbe che mi chiamasse per nome, che la sua parola mi procurasse un tuffo al cuore, inconfondibile segno della sua reale presenza.
Mi piacerebbe scoprire ogni volta che mi chiede da mangiare che non io ma Lui ha già preparato la mensa, che il cibo non io ma lui provvede a procurarlo se presto ascolto alla sua parola.
Sembra strano che Gesù, potendo da solo avere tutto ciò che gli serve chiede a noi di collaborare.
Che senso ha spenderci per fare qualcosa di cui potremmo godere senza fatica?
Spesso me lo sono chiesta quando non pensavo di potergli offrire niente, perchè non avevo niente in mano che il mio fallimento.
Gesù oggi ai discepoli chiede di gettare le reti dall'altra parte e di tornare a pescare di giorno... una pazzia per chi conosce il mare e le abitudini dei pesci.
Bisogna fidarsi di Lui, anche quando non lo riconosci, non lo senti vicino, anche quando il silenzio ti schiaccia, il vuoto ti fa paura, quando non hai niente più in mano che possa darti la vita.
Pietro ha guarito lo storpio con la potenza del Suo nome.
Nel suo nome voglio gettare le reti per diventare pescatrice di uomini, gettarle dove Lui mi dice, quando non a me ma a Lui sembra più opportuno.
Vorrei orecchie attente, occhi perspicaci, mani operose per vivere la straordinaria esperienza del Dio con noi, l'Emanuele che si fa compagno di vita per indicarci la strada e non ci lascia mai soli, specie se si fa sera e le ombre della notte ci atterriscono.
Resta con noi Signore perchè senza di te la notte non ha mai fine.
Siediti alla nostra mensa e benedici quel poco che abbiamo, trasformalo in pane di vita tu che sei la Vita, tu la nostra unica Speranza, tu il nostro Salvatore e Redentore.

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