mercoledì 11 gennaio 2017

Istruzioni per l’uso

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Gesù gli ordinò severamente.” Taci! esci da lui!”(Mc 1,25)

Perchè Gesù intima al demonio di uscire dalla persona di cui si è impossessato? Sicuramente non perchè l’ha riconosciuto come il santo di Dio, ci mancherebbe. Ma perchè afferma che è venuto a rovinarci.
La persona in questione era tra i devoti e in essa possiamo identificarci senza scandalizzarci.
Quante volte a parole noi riconosciamo che Gesù è il Signore salvo poi attribuirgli la responsabilità di tutto quello che ci accade di male!
Il dio in cui crediamo ci sta bene fino a quando non ci scomoda, non ci fa cambiare posizione, non mette i paletti all’esercizio della nostra libera volontà
Identifichiamo la felicità nel fare quello che ci pare e piace, anche se siamo molto severi nel giudicare quelli che non rispettano le regole.
In fondo è la libertà degli altri che ci rovina la vita e alzi la mano chi non si è indignato con qualcuno che l’ha usata a nostro discapito.
Il problema della fede, della vita, delle relazioni interpersonali sta tutto nell’esercizio corretto della nostra volontà e delle nostre scelte.
Ma chi ci dice che una cosa è buona o cattiva?
Dio ci ha provato consegnando ad Adamo ed Eva il paradiso con l’unica clausola di non mangiare dei frutti dell’albero del bene e del male. Vale a dire che solo Lui e non l’uomo poteva dire ciò che è buono e ciò che è cattivo.
Si sa che a nessuno piace sottostare a imposizioni, comandi, leggi che limitano il nostro campo d’azione, che mortificano i nostri desideri, impediscono la realizzazione dei nostri sogni.
Ma Dio è Padre e come tutti i padri del mondo ne sa più dei figli che non ancora raggiungono l’autonomia, ma essendo Dio ne sa più di tutti i figli anche i più intelligenti, scienziati, premi nobel e via dicendo.
Altrimenti che Dio sarebbe?
Tutti i costruttori, ideatori di manufatti conoscono bene la loro funzione e cosa occorre perchè durino a lungo.
Nessuno si sognerebbe, a meno di essere pazzo, di mettere al posto della benzina acqua o coca cola, nè laverebbe a 100 gradi una maglia di puro cachemire, magari aggiungendo il candeggio.
Non si capisce proprio come l’uomo presti così tanta attenzione alle cose a cui tiene, leggendo e seguendo con scrupolo il ibretto di istruzioni e si rifiuti di seguire le indicazioni contenute nel vangelo non per vivere a lungo, ma per non morire mai.
Dio eterno ha creato figli destinati ad essere eterni a patto che non si allontanbino da casa, che si lascino nutrire dalla Sua parola, guidare dal Suo spirito.
Tornando al vangelo di oggi quindi è doveroso farci un serio esame di coscienza per vedere se Dio lo adoriamo a parole ma poi nei fatti lo vorremmo cacciare perchè disturba la nostra vita, il nostro fare ciò che ci pare e piace perchè in fronte non abbiamo scritto” giocondo”
Signore aiutaci a fare la tua volontà, a consultarti ad ogni decisione, a preoccuparci non tanto di stare bene ma di far stare bene.
Quel giardino che ci riconsegni fiorito ad ogni confessione fà che ce ne facciamo carico e lo coltiviamo con cura, amore e tanta umiltà.

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