mercoledì 29 gennaio 2020

Terra


“Mentre seminava una parte cadde lungo la strada”(Mc 4,4)
Alzo gli occhi verso i monti da dove mi verrà l’aiuto.
Il mio aiuto viene dal Signore, egli ha fatto cielo e terra, recita un Salmo.
Tu Signore hai creato la terra, quella terra da cui plasmati il primo Adamo, terra su cui soffiasti il tuo spirito perchè prendesse vita.
La tua parola è spirito e vita se l’accogliamo nel nostro grembo, se permettiamo a te di rovesciare le nostre zolle, se ci lasciamo lavorare sì da diventare terra feconda.
Non permettere Signore che pruni e rovi invadano il santo suolo, che la nostra terra si indurisca per mancanza di acqua e del lavoro paziente della zappa e dell’aratro.
Aiutaci a non fuggire da te, a non lasciarci attraversare dai carri e dai cavalli dei pensieri mondani, dai piedi di chi cammina senza meta offuscato da vani miraggi.
Tu Signore rendi feconda la nostra terra se come argilla ci lasciamo lavorare dalle tue mani.
Le prove, le difficoltà della vita spesso ci allontanano da te e ci chiudono alla tua opera salvifica.
Non permettere Signore che ti rifiutiamo quando arrivi a tagliare, potare, arare.
Aiutaci Signore a vivere la tua paternità come dono, a non dimenticare che siamo nati da seme corruttibile ma in Cristo trasformati in seme incorruttibile.
Fa’ Signore che il nostro sguardo sia proiettato lontano, che non giudichi le cose in base al tempo limitato che ha il seme per marcire e morire, aiutaci a imparare dalla natura il segreto della vita che nasce sempre da una morte, la morte del seme, da una ferita, uno squarcio, una sofferenza.
La parabola della natura si apra ai nostri occhi sì che, mentre guardiamo un fiore sbocciare non ci sfugga lo squarcio che produce all’inolucro che lo conteneva, o quando germoglia una pianta fà che non dimentichiamo la ferita del fusto, necessaria a che si sviluppi.
Signore mio Dio quanto è grande il tuo nome su tutta la terra! Non voglio dimenticare tanti tuoi benefici.
Il colore dei fiori, il loro profumo, i frutti succosi che subentrano quando i petali appassiscono e cadono e poi i semi… Signore tutto questo non ci faccia fermare a ciò che vediamo quaggiù, che spesso ci delude e non ci sfama, ma ci porti ad aprire i nostri cuori, zolle sempre pronte ad accogliere il tuo seme di vita.
Fa’ Signore che in questa giornata non mi lasci abbattere dalle prove della vita presente, dalla paura di finire i miei giorni, ma mi predisponga ad un’attesa fiduciosa di una terra promessa che diventa dono da godere ogni giorno per tutta la vita..
…la Tua non la mia Signore.
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