venerdì 11 marzo 2016

Fede



" La loro malizia li ha accecati"(Sap 2,21)

Oggi come allora Gesù ci scomoda, ci rende la vita difficile. 
Piuttosto che ascoltare cosa dice e vedere quello che ha fatto e che continua a fare e a dire preferiamo tappargli la bocca, turarci le orecchie, chiudere a doppia mandata il nostro cuore, addestrare la mente ad accettare solo discorsi sostenibili, razionali, dimostrabili, la cui verità è sancita dalla maggioranza dei voti o dal nostro tornaconto.
Siamo ignoranti e non poco noi cristiani, quando permettiamo che Gesù sia messo a morte, quando ci adeguiamo al sapere comune, quando la nostra fonte di informazione sono solo i giornali e la televisione.
La Bibbia, il libro più venduto al mondo è il meno letto, il meno conosciuto, ancora oggi che, anche se in pochi, andiamo in chiesa e partecipiamo alle funzioni religiose.
Capiamo quello che vogliamo capire, crediamo solo a quello che ci conviene o riteniamo del tutto inutile o indifferente approfondire le basi su cui fondiamo il nostro credo.
Quante persone di fede se gli chiedi in chi credono ti rispondono in modo scontato che credono in Dio. 
Cosa che non sarebbe sbagliata se sapessero di quale Dio stanno parlando, a quale Dio obbediscono. 
Anche quelli dell'Isis credono in Dio, come gli Ebrei o qualsiasi altro uomo che non pensa di esersi fatto da solo.
Il Dio di Gesù Cristo sono in pochi a conoscerlo perchè il suo linguaggio è duro, difficile per quelli che non vogliono cambiare posizione, per quelli che hanno fretta, per quelli che non sanno aspettare, non amano sacrificarsi per cose che non portano vantaggi immediati e tangibili.
E' triste constatare come continuiamo a condannare a morte il figlio di Dio, come continuiamo a prendercela con tutti accusando gli altri della nostra infelicità senza rimetterci in discussione.

Signore abbi pietà di noi e aiutaci a non scandalizzarci di te condannandoti a morte per chiuderti la bocca per sempre.

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