sabato 9 gennaio 2016

Paura



"Egli ci ha dato il Suo Spirito" (1 Gv 4,13)


Se noi rimaniamo in lui non abbiamo timore, questo dice Giovanni nella prima lettera che la liturgia ci propone. Ci ha dato il suo Spirito che è tutto.
Di cosa dobbiamo avere paura?
Eppure, nonostante me lo ripeta tante volte, di giorno e di notte, la paura mi assale, quando mi si presenta un problema nuovo o un problema che pensavo aver imparato ad affrontare con coraggio, con fiducia, nella preghiera.
La paura non è mai sconfitta e a volte mi chiedo come sia possibile che questo accada.
Don Abbondio al Cardinale Borromeo rispose che uno il coraggio non se lo può dare. E aveva ragione perchè il coraggio te lo può dare solo il Signore che ci nutre a Spirito santo e quando la dose abituale non è sufficiente ricorre alle trasfusioni.
Io ne sento tanto il bisogno in questo periodo in cui la mia vita è diventata una corsa ad ostacoli, una gimkana in un labirinto di amare sorprese.
"Il tuo volto io cerco, non nascondermi il tuo volto."
Eppure, anche se Gesù lo frequentiamo con assiduità, anche se lo portiamo nel cuore, spesso lo imbalsamiamo, lo leghiamo per paura che scappi e finiamo per immobilizzarne la sua opera creatrice.
Debbo pensare che anche questa mattina sta creando, anzi ricreando me che avrei voluto fermarmi allo stato di momentaneo benessere che ho percepito durante l'incontro con i fidanzati, ieri sera.
Non credevo di farcela ma alla fine ero lì con Gianni alle 21 come da copione da più di 10 anni.
Ogni volta mi dico che ormai è tempo di smettere, che siamo vecchi, che cosa mai possiamo portare a coppie che decidono oggi di sposarsi?
Un abisso ci separa dalle nuove generazioni, esperienze, speranze, dubbi e certezze che non ci accomunano.
Ma la forza per rialzarmi, per rinnovare il mio sì al Signore me la dà Lui e solo Lui che non cambia mai ed è come roccia che non crolla, che accomuna l'orizzonte di ogni battezzato, rendendo possibile l'attraversamento di un oceano in tempesta, se lo portiamo dentro, se ci lasciamo da lui ispirare e guidare.
Il suo è un vento di pace, di gioia, di salutare freschezza, un vento che gonfia le vele non per dilaniarle, strapparle, ma per farci camminare sicuri sulle acque come Gesù.
Sembra impossibile che ciò possa accadere, ma quando non hai niente da portare che la tua fragilità, il tuo dolore, il tuo limite è allora che porti Gesù nella sua interezza.
Perciò ieri sera ho trovato un oasi di pace in quella sala, in quella relazione che si è stabilita tra 20 coppie in procinto di sposarsi e noi coppia ampiamente datata insieme a padre Vincenzo.
Dio ci ha immessi nella sua eternità ed è per questo che la differenza tra giovani e vecchi si annulla davanti a Lui, in Lui, con Lui.
Questa notte è tornata la bufera: come ogni notte mi sono rigirata nel letto tante volte a cercare una posizione per poter sgranare il rosario e meditare con Maria i misteri del regno.
Ma se la sera mi riesce più facile sintonizzarmi sulle frequenze dello spirito, man mano che la notte avanza il corpo si ribella e urla con sempre più fiato in gola il suo tormento.
"Un corpo mi hai dato. Io ho detto eccomi. Sul rotolo del libro è scritto di fare il tuo volere"
Ogni notte cerco di salire la scala che il Signore mi getta dal cielo dove gli angeli mi annunciano la bellezza di questa chiamata, ma le volte che non ci riesco sono tante.
E' allora che chiamo Maria in mio soccorso e le chiedo di tenermi stretta la mano, di stare con me ferma ai piedi della croce per imparare da lei come la fede possa non essere scalfita da tanto dolore.

Mi accorgo che la mia preghiera non rimane inascoltata quando mi ritrovo viva dopo aver visto in faccia la morte.
Signore a me non interessa come ti presenti, mi interessa solo riconoscerti nella grande bufera.
Per questo non mi stacco da Maria che è tua madre e non può aver dimenticato le tue fattezze.
Aiutami a riconoscerti Signore, negli eventi dolorosi della mia vita che aumentano con il passare degli anni, aiutami a fidarmi di te sempre, anche quando rimani in silenzio e mi sento sola a combattere un'incomprensibile battaglia.

1 commento:

evergreen ha detto...

La tua fede è granitica. Nulla può scalfirla.