giovedì 24 dicembre 2015

Sono stato con te dovunque sei andato



"Ci visiterà un sole che sorge dall'alto"(Lc 1,78)

Quante vigilie nelle mia vita, quante attese che qualcosa di bello, di risolutivo avvenisse!
Più passano gli anni e più le aspettative diminuiscono, diminuiscono le forze e le certezze, e il mare diventa più ampio, un oceano senza strade e senza luci, un deserto senza voci e senza case, un orizzonte che non separa, e tu ti senti un punto, sempre più piccolo sul tuo guscio di noce a meravigliarti di essere ancora in vita dopo tante tempeste.
"Ci visiterà un sole che viene dall'alto". Non ci avevo mai pensato che il sole potesse venire anche dal basso e invece è così.
Quanti soli ci hanno abbagliato, quante luci abbiamo seguito che ci hanno portato solo dolore e morte.
Mi è sempre piaciuto all'alba fotografare con gli occhi e con il cuore il sole che spuntava dal mare, la luce che si diffondeva da dietro le case, un sole che sorgeva e tramontava, si alzava e si abbassava ogni giorno, giorni di luce e di buio, di lotta e di fatica, giorni d'inverno e di primavera, giorni in cui le ore erano scandite dai doveri e dai piaceri della vita, giorni di speranze terrene, umane, con il cuore e la mente proiettati lontano.
Quante delusioni, quanti ricalcoli, quanti azzeramenti imprevedibili, imprevisti, quanti giorni di cielo coperto, di buio, di attesa!
Oggi è l'ultimo giorno di Avvento, la vigilia di Natale.
Stanotte finisce l'attesa.
Ogni anno ci si ripropone quello che noi viviamo inconsapevolmente tutto l'anno: attendere un sole che non tramonta, una soluzione definitiva ai nostri problemi esistenziali.
Cambiano le età, ma tutti viviamo nell'attesa che si compia qualcosa che risponda alla nostra fatica.
Oggi voglio meditare su quel sole che ha rischiarato le notti più buie della mia vita, che contrinua a farlo anche quando il mio spirito è triste fino alla morte, perchè il Natale è una conta di morti, un giudizio senza appello se lo guardi senza quel sole.

Voglio aprire le finestre della mia casa per permettere ai suoi raggi di illuminarla tutta, fin nei più reconditi ripostigli, anfratti nascosti, perchè possa contemplare e adorare la Parola che ha squarciato il velo del tempo: "Sono stato dovunque sei andato".

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