mercoledì 29 agosto 2018

«Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello» (Mc 6,18)



«Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello» (Mc 6,18) 

Il perdono è un comandamento divino e risponde ad un esigenza prettamente umana.

Una società non può essere in perenne conflitto con se stessa ecco perchè anche lì dove non c'è religione, la legge contempla il condono, l'amnistia, l'indulto, la grazia e altre forme di pacificazione.

Le società arcaiche conoscevano l'anno giubilare, in cui ognuno tornava in possesso dei suoi beni. Famosa è la σεισάχϑεια "scotimento dei pesi", che in Grecia fu attuata da un famoso legislatore, Solone, passato alla storia.

Noi vorremmo che la benevolenza dello stato e delle persone in particolare ci esonerasse dal pagare lo scotto del nostro cattivo comportamento.

Il problema comunque sta nel fatto che a decidere se ci comportiamo bene o male da un lato è la legge che cerchiamo, se e quando possiamo, di aggirare con l'imbroglio o con "non lo sapevo!", dall'altro sono le persone a cui non possiamo tappare la bocca o mettere il bavaglio al pensiero.

La gente giudica e s'indigna specie se viene contraddetta e questo è un dato di fatto.

La cosa ci muove solo se ci riguarda e se sulla nostra pelle viviamo le conseguenze del giudizio negativo.

Incapaci di perdonare puntiamo subito il dito sul nostro accusatore e vorremmo la sua testa su un piatto che anche se non è d'argento fa lo stesso.

Certo che per arrivare concretamente ad uccidere una persona bisogna avere coraggio e potere ed essere esonerati dalle conseguenze del nostro gesto.

Ci scandalizziamo del comportamento di Erode che ha ucciso Giovanni Battista, il più grande profeta nato prima di Cristo, non ci scandalizziamo di noi che condanniamo a morte ogni giorno tante persone ignorandole, non facendole esistere, opponendoci alle loro richieste d'aiuto, persone in cui Cristo cammina e si rivela.

Quando le persone ci scomodano, attentano alle nostre sicurezze faticosamente acquisite, quando non ci fanno sentire ok in tutto quello che facciamo e non ci applaudono ad ogni respiro gliela facciamo pagare cara, augurandogli una sorte ben peggiore di quella capitata a Giovanni Battista e a Gesù.

I grandi anche se hanno fatto una brutta fine sono compensati dalla memoria che li fa vivere nel cuore e nella mente dei posteri, i piccoli, campioni del "fai da te", sono condannati alla eterna dimenticanza, all'oblio, alla non esistenza.

Voglio oggi riflettere su quanto io sia responsabile di tante morti innocenti.

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