domenica 12 luglio 2015

A due a due



VANGELO (Mc 6,7-13) Prese a mandarli.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore


" Prese a mandarli a due a due"

L'uomo non è un isola. Ognuno è un pezzo di un continente, la parte di un tutto.(Donne)

Chissà perchè mi è venuta in mente questa frase, titolo di un tema che solevo dare ai ragazzi senza peraltro averne sperimentato la profonda verità.

Siamo persone, creati a immagine e somiglianza di Dio, maschio e femmina, i primi due che Dio pensò di mandare nel mondo ad annunciare il vangelo dell'amore che salva.

Adamo ed Eva si arrogarono il diritto di decidere il bene e il male prescindendo da Dio.

Come accade quando un figlio vuole fare di testa sua, ignorando i saggi consigli dei genitori, così la coppia originaria non fu in grado di assolvere al compito per cui era stata creata e si perse e si persero i loro figli, perchè lasciarono che il giardino si inselvatichisse senza la corretta manutenzione e divenisse terra inospitale e inabitabile.

Il giardino è il luogo delle relazioni vitali, feconde, il luogo dell'amore a prescindere, del sì a Dio e all'altro, è il luogo dove l'uomo trova la pace.

Noi abbiamo ereditato purtroppo questa terra invasa da sterpi e ortiche, una terra difficile da dissodare, bonificare, da riportare allo splendore originario.

Per questo Gesù il figlio di Dio, ha detto sì al Padre, per insegnarci l'arte del contadino giardiniere, perchè non ci manchino mai i fiori e i frutti della terra donata agli uomini per vivere in eterno una vita divina.

Per incarnarsi Gesù, vero Dio, ebbe bisogno del suo sì al sì del Padre, che a sua volta aveva detto sì all'Amore, lo Spirito Santo.

Come uomo ebbe bisogno di altri due sì, quello di una madre, Maria e di un padre, Giuseppe.

Per portare a termine il suo progetto ebbe a sua volta bisogno di due sì, quello di Maria la madre e quella del discepolo Giovanni, su cui effuse il Suo Spirito perchè il suo sacrificio non fosse vano.

La storia della salvezza si fonda sulla relazione tra un io e un Tu, relazione d'amore felice e feconda, un giardino da coltivare insieme, un giardino, una terra in cui possono tutti trovare acqua da bere e cibo da mangiare, perchè è il luogo dove il sì dell'uomo s'incontra con il sì di Dio.

" quando due o più si riuniscono nel mio nome, io sono in mezzo a loro" è scritto.

Ho pensato alla crisi della famiglia, leggendo questo passo del vangelo e alla bellezza del progetto originario, alla meraviglia dell'inizio.

Noi coppie oggi siamo direttamente interpellate dal mandato di Gesù che ci dice di uscire fuori dalla nostra ristretta cerchia di relazioni parentali e amicali, e andare in altre città, in altre case e rimanervi portando la pace a quanti sono in attesa di una parola, di uno sguardo, di una premura, che vivono isolati, blindati nelle loro occupazioni e preoccupazioni.

La coppia, ha il ministero come il sacerdote di portare l'annuncio fino ai confini della terra, diventando ostensorio vivente, vangelo che cammina.

Niente bagagli al seguito che non siano Cristo Gesù custodito nel loro cuore e fondamento del loro sodalizio.

La coppia cementata dalla Sua presenza non può che far fiorire il deserto e mostrare la meraviglia di una famiglia riconciliata.

Senza oro, nè argento, senza parole, la coppia che si ama nel Signore può far esclamare agli sbandati della notte: " Dio è qui e non lo sapevo!"

1 commento:

ANGELO ha detto...

Il BASTOne del MIO SIGNORE E' la SUA CROCE.
La mia è un ramoscello e nonostante TUTTO mi lamento e gli chiedo aiuto.