sabato 20 giugno 2015

"Non preoccupatevi dunque del domani" (MT 6,34)


I miei pensieri diventano sempre più a breve termine, anzi si sono incantati sull'ora, il momento, l'adesso del dolore, della sofferenza, della prova. 
E di prove in questi ultimi tempi ne abbiamo avute e continuiamo a vivere in questo mare agitato da venti furiosi e onde minacciose, cieli lividi impenetrabili.
Dicevo che la prova è infinita, anzi più si avvicina il tempo della resa dei conti, più bisogna allenarsi a competere con avversari potenti e preparati.
Come Giovanni ed Emanuele che, in vista del concerto di fine anno, ogni giorno aumentano il tempo dedicato alle prove, per assicurarsi la palma della vittoria.
Così è per ogni cosa, se la vuoi ottenere devi sacrificarti, devi impegnarti, non puoi lasciarti andare.
Ma bisogna avere le idee chiare su quali sono i nemici, con quali strumenti possiamo  vincere e quale alleato scegliere che ci sia d'aiuto nei momenti del bisogno.
L'avversario si accanisce quanto più ti sente forte e in questi ultimi tempi aver cercato oltre che nel Signore la collaborazione di Maria ci ha procurato molti svantaggi, peggioramenti della situazione per la quale avevamo cercato il suo aiuto.
La storia della fede è paradossale e quanto più ti avvicini al Sacro fuoco, alla Verità, tanto più devi aspettarti l'attacco di chi ti vuole strappare da un'appartenenza che rivendica a se.
La lotta è dura.
Ieri solo ci sono arrivate 4 multe salate per essere entrati con l'auto in zone a traffico limitato, cosa che, essendo disabile ho sempre fatto. 
Non sapevo delle telecamere e della legge nuova entrata in vigore il 15 febbraio.
Forse al di là della messa che grazie a Dio si tiene in una chiesa di periferia, sono quelle fotografate dalle telecamere nascoste le uniche volte che sono uscita per vedere dal finestrino dell'auto come era cambiata la città che un tempo percorrevo a piedi. 
Luoghi della memoria che ora mi sono negati e che dovrò accontentarmi di vedere in cartolina.
Ma non è questo il problema, perchè il problema vero  sono i soldi che non abbiamo. 
Gesù dice che non dobbiamo ammassare denaro e di questi tempi non c'è bisogno che ce lo ricordi, visto come vanno le cose.
Questo, a mio parere è un tempo propizio per vivere il vangelo sperimentando la provvidenza divina. 
Infatti se hai tutto ciò che ti serve, non vedi ciò che ti viene gratuitamente dato.
Ho perso gli apparecchi acustici, sempre in questi giorni, (4000euro) e per cercarli ho ritrovato tante cose che avevo perso di vista. 
Forse di queste e non di quelli ho bisogno ora. 
Il pc di Gianni ieri , dopo essere stato riparato, per l'ennesima volta, (riparato è una parola grossa, perchè non funziona quando serve, quando lo riporta in ufficio o a casa...e dire che è nuovo di zecca!)
 In genere non si accende, è morto, ieri dopo l'ennesima riparazione, non si connetteva con la stampante e con internet. 
Volevamo stampare un biglietto d'auguri per Grazia e William che hanno deciso di sposarsi in chiesa. 
Ci sentiamo un po' coinvolti, perchè l'idea di fare questo passo è venuta loro dopo che li abbiamo incontrati e ci siamo fatti una bella chiacchierata per la preparazione al battesimo della terza bambina.
Il fatto è che neanche il mio pc ieri si connetteva con la stampante...Una copia del nostro augurio però è uscita, miracolosamente e abbiamo dovuto accontentarci della carta e del colore. Ma l'importante era lo scritto.
Ieri inoltre ci siamo accorti che lo specchietto retrovisore della macchina di Gianni,  già è fortemente provata da tanti acciacchi( va solo in prima e non fa le salite) ha suscitato le voglie di qualcuno che ne aveva bisogno, forse più di noi.
Che dire poi dei nostri problemi di salute? Gianni per più di una settimana non si reggeva in piedi, tanto che io, che guido a fatica, l'ho dovuto accompagnare lì dove era necessario. 
Da quando ci siamo consacrati a Maria i dolori alle braccia e alle spalle sono stati apocalittici a cui si sono aggiunti quelli alle gambe e ai piedi della neuropatia demielinizzante che si è risvegliata alla grande.
In questo ultimo mese mi sono ustionata con il termoforo acceso sulle gambe per attenuare il dolore dei nervi impazziti, nonostante la temperatura esterna era superiore alla media stagionale.
Ho pregato, ho urlato, ho chiesto pietà, misericordia in queste notti di tragedia senza ottenere risposta, mi sono ribellata, ma devo ancora aspettare.
Sono ingabbiata in un busto che impedisce alle spalle di andare avanti e alle vertebre di non tracimare ancora. 
L'alternanza è con un altro busto che tre mesi fa acquistai, di ferro, per contenere e sorreggere il crollo delle vertebre.
In questo momento penso che passo la mia vita occupandomi della mia salute, non perchè sia un'ipocondriaca, ma perchè sono oggetto di studio.
Nessuno ancora ha capito perchè sto così male. 
Anni fa il medico che mi aveva in cura ha alzato le mani dopo un tempo considerevole di effimeri risultati, mi disse che il suo compito era finito e che doveva entrare in campo un esorcista, perchè quello che mi capitava non era umanamente spiegabile.
Ieri anche l'ematologa che da tre anni mi ha vivisezionato per vedere se c'è connessione tra i sintomi che riferisco e le patologie emerse, ha alzato le mani e mi ha annunciato che mi manderà a Milano da un luminare, non ha detto esorcista, però.
Per consolarmi ho detto che finalmente sarei andata in vacanza, anche se non ho voluto pensare alla macchina, ai soldi, alla distanza, a Gianni che è sempre più debole. 
Avrei finalmente incontrato personalmente e abbracciato Rosella, il mio angelo buono, sarei tornata sui luoghi della memoria, sul tracciato della speranza, tante volte percorso.
Dio vede e provvede. 
Ogni giorno ha la sua pena.

1 commento:

Rosella ha detto...

Carissima Antonietta è cambiato qualcosa da quando hai scritto questo post?
Per esempio hai trovato gli auricolari?
Ciao, ora vado al lavoro!
Un bacio.

P.S.rimaniamo unite nella preghiera