giovedì 11 giugno 2015

"Il regno dei cieli è vicino"

 

VANGELO (Mt 10,7-13)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore


"Il regno dei cieli è vicino"
Il regno dei cieli è vicino ma bisogna accorgersene, guardare dalla parte giusta, perchè come quando andiamo di fretta sulla strada o sull'autostrada, superiamo il cartello indicatore e ci perdiamo.
Molto spesso ci accade che non sappiamo neanche dove stiamo andando, vaghiamo come un branco di pecore senza pastore e abbiamo la presunzione di cavarcela da soli e di non chiedere quindi a nessuno la strada.
Il regno di Dio è vicino.
Ma ci sono persone a cui non interessa nulla, persone a cui questa notzia non fa nè caldo nè freddo, perchè le monarchie si stanno estinguendo e la parola in se stessa ci evoca dittature, oppressioni, ingiusizie e via dicendo.
I regni di questa terra hanno mostrato da un lato la loro caducità, dall'altro troppo spesso la limitazione o la negazione della libertà dei sudditi.
Barnaba, di cui oggi si celebra la memoria è andato ad annunciare tutto questo a gente che viveva in stato di costrizione, subordinazione, oppressione, gente che desiderava scrollarsi di dosso il peso di un dominio straniero e riacquistare la libertà.
Sembrerebbe che oggi il messaggio affidato ai discepoli non abbia presa, perchè le situazioni politiche sono cambiate e sulla carta molti sono i paesi che hanno un regime democratico.
Ma è proprio vero che non dobbiamo dipendere da nessuno, che la nostra felicità derivi dal " faccio quello che mi pare e più mi piace?"
Siamo autosufficienti, liberi e felici o siamo incastrati in una ragnatela sottile e perfida di una miriade di dipendenze molto più nocive ?
Ci sentiamo veramente liberi o combattiamo ogni giorno per oscurare la verità che ci abita?
Dio lo vogliono morto a tutti i costi e continuano ad ucciderlo ogni giorno sugli altari del consumismo, dell'omologazione, dell'orgoglio, dell'indifferenza....
Abbiamo bisogno di Dio, questo è il punto.
Un Dio che ci ama per quello che siamo non per quello che siamo capaci di fare.
Un Dio che non ci costringe a fare i salti mortali per piacere e per compiacere, perchè gli piaciamo così come siamo.
Lui ci ha fatti e noi siamo suoi. Se gli avessimo fatto schifo non ci avrebbe neanche creati
Un Dio che ci parla attraverso la storia personale e sociale, che ha disseminato sulla terra e nei nostri cuori una miriade di cartelli indicatori perchè imboccassimo la strada di casa.
Invochiamo il Suo Spirito perchè ci svegliamo dal sonno, perchè gettiamo le opere delle tenebre e veniamo alla luce, perchè possiamo finalmente godere della meraviglia dell'inizio.

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