mercoledì 5 febbraio 2014

Servire te

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.
Chiamerò tutti il giorno in cui potrò trovare
un granello della polvere dei tuoi piedi.

Non potrò nascondere
le parole della tua chiamata.
In tutte le parole, in tutte le azioni
proclamerò la tua adorazione.
Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

Gli onori che ho ricevuto nel lavoro
se ne andranno tutti lontano.
Solo il tuo onore, ad una voce,
risuonerà nel mio corpo, nel mio spirito.

Quando me ne starò,
distratto alla finestra del mondo,
anche il viandante della strada
vedrà nel mio volto la tua parola.

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

 

5 commenti:

Unknown ha detto...

L'Amore di Dio, scende verso l'uomo, tutti gli uomini.Dio ha fretta di scendere verso chi non è in salute e si ferma, guarda e ascolta e ti strappa un sorriso. Proprio come vorrei fare io in questo giorno così grigio! Ciao Anto e ciao a Gianni bello!

Anto ha detto...

Ciao Lucia, il tuo commento mi ha commosso, perchè sento che c'è una forza grande che ci tiene unite. In questi ultimi tempi sto poco in questa casa virtuale, dove non voglio più mettermi in mostra. Solo Lui deve brillare, solo a Lui la gratitudine per tutto quello che continua ad operare nella nostra vita. Chiedo scusa a tutti quelli che sono passati di qui che non ho ringraziato. Ci sono momenti in cui impegni più pressanti, stringenti, improrogabili ci allontanano dalle persone che ci amano.
La parola di Dio sia la mia unica difesa.
Salmo 136

Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre.
Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori: «Cantateci i canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia.

Saray ha detto...

Tagore fa riflettere, proprio oggi il parroco ci ha detto che si deve vedere che siamo cristiani, da come agiamo e parliamo, dal sorriso. Invece troppi cristiani imbronciati e nervosi.
Grazie per questo post carissima Antonietta.
Volevo anche avvisarti che ieri ti ho chiamata al numero che era rimasto in memoria sul mio telefono nell'ultima tua chiamata. Forse non eri in casa, era nel tardo pomeriggio, anche a Natale volevo farti gli auguri e non ti ho trovata. Forse sono solo stata sfortunata e non eri in casa. Non hai per caso cambiato numero? UN abbraccio grande ^_^

rosella ha detto...

Che dire! Grande flosofo e poeta indiano, ci colpiscono molto i suoi scritti. Quanto hai postato ci invita a grandi riflessioni!
Buona giornata Antonietta, spero che i problemi di salute siano sopportabili.
Con tanto affetto ti abbraccio!

Umberto De Vita ha detto...

http://www.poesianuova.com/poesia.php?poesia=297131