martedì 21 gennaio 2014

Né morte né vita potrà mai separarci dall'amore di Dio.

Martirio di S.Agnese




 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani  
( Rm 8, 31b-39)
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

2 commenti:

ANGELO ha detto...

Ma IO mi CHIEDO: "Si può rinNEGARE TUTTO questo?"

GRAZIE di eSISTERE e di perSISTERE in ME!



Fata Confetto ha detto...

Cia Anto,
nella lettura di Paolo grande speranza, anzi certezza.L'immagine che hai postato mi è cara:nel giorno di S.Agnese, 30 anni or sono, Antonio ed io ci siamo sposati.
Un abbraccio:)
Marilena