martedì 5 febbraio 2013

Questo Dio che celebro nelle mie carte, io lo vedo presente ovunque.



Questo Dio che celebro nelle mie carte, io lo vedo presente ovunque.
Lo vedo nei fiori del mio giardino,
dalla luce che sprizza sulle mie pupille,
 nell’aura che m’imbalsama la vita, 
lo tengo in quest’anima mia.
F. BACONE

Questo è il titolo del tema che riproponevo ogni anno ai miei studenti del liceo, quando non ancora credevo.

Ho ritrovato la traccia, rovistando nei cassetti e ho ripensato al 9 che misi ad uno svolgimento lungo poche righe, di una bella ragazza bruna del V ginnasio.

Era il mio secondo anno di scuola.

Avevo su Dio poche idee confuse , ma ebbi il coraggio di premiare quel compito fuori dagli schemi, perchè mi aveva fatto fare un balzo al cuore, alzando il velo su una verità a cui pervenni solo dopo tantissimi anni .
Diceva pressappoco così: 
...palpita nei calzari dell'atleta e
 sulla poltrona del presidente...
Egli è qui.
Non cercatelo nelle chiese.

Egli è qui.
Non cercatelo nelle chiese.
Oggi, ad un supermercato, seduta e ferma sulla mia sedia a rotelle, mentre aspettavo mio marito che stava alla cassa, mi sono immersa nel mondo di un angelo biondo: Aurora di 4 anni, che cercava un regalo per i suoi nonni.

Le ho detto del suo nome che fa pensare al sole,che anche io ero una nonna e che ai nonni piacciono tanto i disegni.

Per regalo un disegno e non una cosa comprata.

I suoi occhi hanno brillato quando ha capito che si può anche senza denaro, far felici le persone che ami.

9 commenti:

Fata Confetto ha detto...

Buongiorno Anto,
questi frammenti di contatti con i più giovani scaldano il cuore.
Quanto al commento che mi hai lasciato, non ti devi rammaricare se non puoi essere sempre presente sul mio blog, conosco i tuoi impegni e la tua situazione.
Sono contenta della tua adesione ai lettori, perché così puoi vedere quando pubblico e , se ti fa piacere, lasciarmi un commento o un saluto.
Sono contenta soprattutto che tu mi annoveri nel numero dei tuoi amici più cari.Ricambio con affetto il tuo abbraccio:)
Marilena

Farfalla Legger@ ha detto...

"Non cercatelo nelle chiese"
Mi fai tornare in mente Padre Turoldo che ogni anno vado a trovare a Fontanelle quando disse:
Le chiese, un frastuono
gli uomini sempre
più soli
e inutili.

Baciobacio

Gus O. ha detto...

Quanta poesia, Antonietta.
Ciao.

Daniela Fassio ha detto...

Anche tu lo cercavi nelle parole dei tuoi studenti, ma lui era già dentro di te!
Bacione♥

Ps Mi ha fatto molto piacere sentirti ieri,mi hai abbracciata!

Rosella ha detto...

Tocca il cuore quanto scrivi....
Ciao Antonietta, hai visto che Grande Prof.!
TI abbraccio forte. Ciao.

Saray ha detto...

Mi piace moltissimo quello che hai scritto..Le persone cercano e ognuna collabora con altre, anche senza saperlo, per trovare il Signore. Bacioni cara :)

Vento di Passioni ha detto...

Bello questo Post ,e quanto è scritto..
ognuno cerca Dio in misura della sua conoscenza bellezza d'animo, cultura, e amore.Chi lo trova e lo vive, lo celebra con piena gioia con carità,e pace...ed i ogni altro modo voglia esprimerlo!
Abbraccio e buona Serata!
Gabry

Anonimo ha detto...

Attenzione nel non cercarlo solamente fuori dalle Chiese.
Ci ricorda che madre Teresa di Calcutta prima di uscire e andare incontro ai poveri, Gesù lo trovava nell'Eucaristia. Vi fu una nazione che chiese la presenza delle sue suore. Ella disse che voleva anche il prete, perché senza il prete e la chiesa che celebrava la messa ecc ecc non ci sarebbe stata nessuna motivazione e nessuna presenza ecc ecc.
Questo paese islamico acconsentì.

Anto ha detto...

@Riccardo
In Russia, prima della caduta del regime la tomba dell'ultimo sacerdote fu per 70 anni il luogo in cui i fedeli confluivano per pregare e anche per confessarsi. Ogni battezzato è re, profeta e sacerdote.L'Eucaristia è l'approdo di ogni fede adulta, maturata attraverso una costante tensione verso la piena realizzazione dell'uomo.Il mio POST tende a mettere in evidenza la dimensione orizzontale della croce che mette in relazione il creato, le creature con il Creatore.La nostra è una fede incarnata. Senza togliere nulla all'Eucaristia molti coltivano un rapporto intimistico con Dio, dimenticando l'uomo e i suoi bisogni.