martedì 4 settembre 2012

Un Amore più grande

La prima cosa che mi viene in mente di dire è che abbiamo cominciato con un rosario. Non siamo abituati a dirlo insieme, anzi Gianni non si ricorda neanche i misteri. Eppure questa volta l'ha fatto, di sua iniziativa, appena usciti dal caos del traffico.
I misteri del dolore venerdì ci stavano bene, perchè erano tanti quelli da cui avremmo voluto fuggire.

La Madonna ci ha aiutato a vederli con i suoi occhi e ad abbracciarli con il suo cuore di madre di Dio e madre nostra.

Poi l'incendio che ci ha fatto deviare, nei pressi di Isernia, il navigatore che non ci prendeva l'indirizzo di Campitello Matese, l'idea di esserci persi per i meandri di un luogo sconosciuto.

Eppure i paesi che indicavano i cartelli stradali evocavano luoghi conosciuti, teatri di tragedie immani, imprese epiche che mamma centinaia di volte mi aveva raccontato, quando mi parlava della guerra, dello sfollamento, del fronte che avevano attraversato sfidando i tiri incrociati dei nemici, con me nella pancia e papà ricercato dai tedeschi. Le bombe fischiavano nelle mie orecchie, mentre leggevo nei cartelloni che quella era la valle del Sangro, dove ero nata.



Poi l'arrivo, la stanza del vescovo,
Panorama dalla finestra della camera
doccia per disabili

particolare
l'unica dove poteva entrare un deambulatore, ma non la sedia a rotelle che ce la siamo dovuta dimenticare, viste le barriere architettoniche insormontabili per un invalido vero.

accesso esterno dell'albergo


ingresso interno  dell'albergo che ci ha ospitato

accesso alla sala del convegno


sala del convegno

Ci siamo nutriti con quello che il Signore ha messo a nostra disposizione le persone che con noi condividevano le stesse difficoltà, ma anche e soprattutto lo stesso entusiasmo per la famiglia.
L'alleanza educativa di cui il convegno si è occupato, noi l'abbiamo sperimentata, guardando le famiglie come si accudivano e come accudivano noi.

Come non riconoscere che alla base di ogni gesto gratuito c'era un Amore più grande? Un Amore che educa.

Eravamo stanchi, addirittura stremati il giorno dell'arrivo e anche i giorni seguenti.
Siamo diventati vecchi” ci dicevamo  con la mano poggiata su quella dell'altro, comunicando senza parole gli stessi sentimenti che ci attraversavano, di ammirazione, di gioia e di pace perchè eravamo contenti di essere lì a condividere lo stesso panorama di alleanza educativa che rimaneva impressionato nel nostro cuore.
Poi a festa finita, la coppia che più ci aveva colpito per la storia di un affido difficile ci viene incontro per ringraziarci del nostro sorriso.

Ecco cosa ci siamo riportati dal convegno: il sorriso, il sorriso di Dio che ci ha rigenerati nello specchio degli occhi dell'altro.


5 commenti:

Gus O. ha detto...

Il Rosario è un buon inizio.
Ciao Antonietta.

Censorina ha detto...

Grazie per la tua testimonianza. Hai riportato il sorriso: un grande dono.
Paola.

Rosella ha detto...

Carissima Antonietta, sei stata così brava a descrivere questi giorni, che leggendo quanto hai scritto, accompagnato poi dalle foto che hai scattato,si ha come l'impressione di essere stata lì con voi al convegno di Campitello Matese.
La tua testimonianza mi aiuta a vedere il mondo con occhi positivi, cercano tutti i giorni di spingerci a credere che non esistono più valori, dalle coppie giovani che vedo lì, non mi sembra che sia così.
Credo come dice padre Gaetano che il bene supera ancora il male, è che il bene non fa rumore.
Il vostro sforzo per partecipare a questo convegno, che è stato grande a causa soprattutto delle tue condizioni di salute, è stato premiato dal sorriso,
il sorriso di Dio.
Grazie Antonietta! Un grande abbraccio!

Anonimo ha detto...

La prima immagine che vidi di questo post fu il parcheggio. Un po' mi ricordava la base a Campo Imperatore per giungere alla fonte Vetica. Però le montagne non mi quadravano, non erano le stesse.

Comunque sia speriamo sia stato un buon momento per rinsaldare le differenze.

Paola Crivelli ha detto...

Grazie Antonietta, per il tuo coraggio e per la vostra forza.... mi/ci incoraggi nello sforzo educativo che facciamo giorno per giorno....