domenica 26 agosto 2012

Signore, da chi andremo?


VANGELO (Gv 6,56-69)
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

“Forse anche voi volete andarvene?”.
Da chi andare Signore, dopo aver ascoltato la tua parola, sentito il tuo sguardo posarsi sulle nostre ferite e pian piano l'olio della tua tenerezza scendere sulla sofferenza della carne che tarda a guarire?

Dove rifugiarci se non nel tuo abbraccio inchiodato alla croce.. dove Signore? 

Quante volte, Signore, il tuo linguaggio mi sembra duro, inaccettabile, lontano dalla mio concetto di bene, di gistizia, di verità!

Ma quando tutto questo mi porta a prescindere dal tuo sguardo, a tradirti, rinnegarti, cercare altre strade di salvezza, tu mi aspetti e mi parli e mi rialzi, perchè possa sperimentare ancora la tua compassione, il potere sconfinato del tuo amore.

Oggi e sempre ti voglio ringraziare, Signore, perchè a capo della tua chiesa non hai messo Giovanni un mistico, un modello irragiungibile, che sotto la croce rimase insieme a tua madre senza paura.

Hai messo Pietro, un uomo come noi, che attraverso i dubbi, le paure, le cadute, non ha mai smesso di cercare il tuo sguardo, di meditare le tue parole.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Pietro è la nostra storia, è il nostro cuore che sa, ma spesso non ce la fa. Pietro che riconosce Gesù ma sa piangere anche lacrime amare quando se ne allontana, e che sa amare e riprendere la strada che lo porta al cuore nuovo.
Buona domenica Antonietta

Gus O. ha detto...

Se riuscissimo a non deragliare dal binario del destino la nostra destinazione sarebbe il ritorno al Padre.
Ciao Antonietta.

Fata Confetto ha detto...

E anche noi, da chi andremo? Attenti a non sbagliare strada e meta. Un caro saluto:-)
Marilena

Fioredicollina ha detto...

ciao Anto ho messo i link aggiornamenti in colonna cosi passo quando posti, mi piace leggere i vs. post cosi pieni di Fede forse perchè io vorrei averne ma sono molto dubbiosa a volte , traggo forza dai vs scritti spesso. grazie.

Rosella ha detto...

E'importantissimo non dimenticare mai, che dobbiamo star vicino a Lui, anche quando la sofferenza aumenta e vorremmo scappare lontano da tutto e da tutti.....
Pietro come dici tu ce lo ricorda........
da chi andremo? Solo tu hai parole di vita eterna.
Ciao Antonietta! Ti abbraccio!