domenica 18 dicembre 2011

La casa di carne

(Riccardo Paracchini  Annunciazione-Incarnazione)

 (2Sam 7,1-5.8-12.14.16)
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».



Davide voleva costruire a Dio una casa stabile, un tempio che gli desse gloria e onore e che sostituisse la tenda, della quale si era dovuto accontentare per tutto il tempo che il popolo d'Israele aveva vagato nel deserto, alla ricerca della terra promessa.
Attraverso le parole del profeta Natan, Dio risponde che sarà Lui a costruirgli una casa.

La liturgia ci mostra in tutta la sua potente bellezza la semplice e umile dimora, che Dio si è scelto per mantenere fede alla promessa fatta al re Davide.
Una casa di carne, il seno della vergine Maria, è il luogo ospitale e accogliente in cui la Parola può attecchire, germogliare e venire alla luce.
Straordinario questo Dio che chiede la nostra casa per darci la Sua.
Perchè il mistero dell'Incarnazione ci riguarda tutti da vicino, in quanto dobbiamo accettare che Dio entri in noi, per permettergli di sostituire i nostri cuori di pietra con cuori di carne, capaci di vedere tutti i suoi figli accomunati e stretti in un unico grande abbraccio: quello inchiodato alla croce.

1 commento:

Saray ha detto...

Cerco di fare posto al Signore. Perchè possa trovare un cuore aperto al suo amore e ad accettare la sua volontà.
Per cortesia Antonietta mi potresti ridare il numero di tel?Vorrei farti gli auguri. L'ho cercato tra i vecchi messaggi di Splinder, li ho letti e riletti ma non ho trovato nulla. Mandami pure un msg su Splinder con il numero. Grazie cara.
Un abbraccio :)