sabato 11 giugno 2011

Novena di Pentecoste

Io non amo le novene, perchè mi piace pregare quando come e dove voglio.
Vale a dire sempre.
Eppure il Padreterno anche questa volta ha cercato di farmi cambiare idea, dando inizio alla novena di Pentecoste il 3 giugno in ospedale, dove è stato ricoverato d'urgenza Gianni, per la frattura della tibia e una brutta infezione alla ferita che nel giro di tre giorni si era paurosamente estesa.

Forse avremmo dovuto cominciarla il martedì, quando è caduto e al Pronto Soccorso gli avevano dato 5 giorni di prognosi escludendo qualsiasi frattura.
Ma in quei tre giorni abbiamo invano cercato rimedi umani (qualcuno che gli facesse una radiografia, un medico che lo visitasse, una persona che gli desse un consiglio per non impazzire dal dolore senza ripassare dal famigerato Pronto Soccorso).
Ma si sa che nei prefestivi e nei festivi non ci si può ammalare.
Il fatto è che era intrasportabile e con il codice bianco c'è il rischio che lì  ci passi le ferie senza venire a capo di nulla.
Dicevo che solo venerdì, 3 giugno, inizio della Novena, ho preso coscienza che senza l'aiuto dello Spirito Santo non ne saremmo usciti vivi.
Così si è messa in moto la macchina della solidarietà e abbiamo contemplato le meraviglie del Suo amore.









Ieri Gianni  è tornato a casa con la gamba ingessata fino all'inguine, che per 40 giorni non potrà poggiare a terra.


A casa non basta suonare il campanello perchè venga un'infermiere o un medico, nè aspettare all'ora fissata  che venga qualcuno a portarti la colazione o a pulirti la camera.

Guardo le due sedie a rotelle, i tre bastoni, il mio deambulatore, la casa stravolta e penso a cosa s'inventerà questa volta il Signore per venire in nostro aiuto.
Egli ci ha chiamato in questi quarant'anni di matrimonio a condividere gioie e dolori, mettendo alla prova la nostra fedeltà nella salute e nella malattia.



Oggi, vigilia di Pentecoste, nella comune incapacità di provvedere a noi stessi e all'altro siamo chiamati insieme a invocare con più forza lo Spirito, perchè capiamo su CHI dobbiamo contare, di CHI ci dobbiamo fidare e a CHI ci dobbiamo affidare. 

VENI  SANCTE SPIRITUS
VENI PER MARIAM

13 commenti:

danielafenice ha detto...

Cara Anto fatti coraggio, sono momenti difficili per te e Gianni, ma vedrai che "il Signore sa di che abbiamo bisogno" q

danielafenice ha detto...

Anto stavo commentando e è partito da solo  "invia commento"
Che sia che non debba scriverti altro anche se la frase è incompiuta?.
Fidiamoci

Buona serata a tutti e due e un abbraccio grande!!!

Censorina ha detto...

Mi auguro che veramente lo Spirito Santo, tanto invocato, vi mandi qualcuno. E' vero che in ospedale si è maggiormente accuditi, ma il calore della propria casa aiuta la guarigione. Vedrai che un pò  per volta tuo marito prenderà forza e imparerà a spostarsi in casa.
Un abbraccio, cara Antonietta e buona pentecoste a te.
Paola

lucianadal ha detto...

Ho pregato anch'io sulle vostre disavventure....Saranno giorni lunghi e giorni in cui, guardando il cielo penserai di essere stata afferrata da Cristo.
Nel mio cuore per te c'è un desiderio di serenità. Abbracci.

paracchini ha detto...

Sarà un momento di totale condivisione? Per qualche mese non sarà Gianni a dovere portarti di qua e di là, la vostra auto sarà la casa?

carloBisestile ha detto...

Un pensiero.
Un sincero saluto di cordialità.

Carlo con Rosella.

laprimaparola ha detto...

@Riccardo E' quello che stavo pensando anche io, ma non vedo
" scintillanti". La schiena mi fa sempre più male perchè mi è venuto meno l'appoggio.
Ti mando una foto segno di speranza
Buona domenica

laprimaparola ha detto...

@carlo e rosella Vi mando la foto della cappellina dell'Ospedale dove al mattino presto vado a messa. E' una chiesetta molto piccola, ma senti gravare sopra di essa non solo i muri dell'edificio nuovo, ma il dolore racchiuso in quelle pareti. Vi garantisco che lì ci siamo tutti, uniti nella preghiera perchè il Pane della misericordia non venga negato a nessuno.
 
                            

E questo è il glicine che non sfiorisce mai o quasi, proprio di fronte.

laprimaparola ha detto...

@Censorina So che a casa ci si sente meglio e sono contenta che Gianni sia qui con me. Mi sento completamente inadeguata al compito di provvedere a lui e ogni giorno è un' avventura che mi sta sfiancando.
Grazie delle preghiere che non sono mai abbastanza. Un abbraccio.

paracchini ha detto...

 

La prospettiva del viale in collina.
La prospettiva dei banchi alla chiesa.

Vedendole vi vidi una comunanza. Forse devi mettere un glicine anche in collina?

laprimaparola ha detto...

@Riccardo No il glicine sta fuori, perchè dentro c'è molto molto di più.

anonimo ha detto...

Buongiorno
Posso chiederLe come sta il signor Gianni?
Mi auguro che la riabilitazione per la gamba stia andando nel migliore dei modi.
Buonagiornata

anonimo ha detto...

Buongiorno 
e molte grazie per la Sua risposta, Lei è sempre molto gentile
Il mio nome è Leonardo
Buongiorno ancora